; Il Blog di chi ama viaggiare: enogastronomia
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lunedì 4 novembre 2013

Valle Saccarda Ecogastronomica - III edizione

A Vallesaccarda, un evento che vale una stagione, se non un anno: ecco la rassegna d’arte culinaria, dal 9 al 10 novembre e la sua cena-teatro.


Inguaribili viaggiatori, compagni buongustai, amanti della natura e delle bellezze paesaggistiche: volete un buon piatto? Stavolta vi porto un menù completo, con eccellenze pluriregionali, cucinato dai migliori chef d’Irpinia, e a tiratura limitatissima: solo 100 persone.
Un inguaribile viaggiatore & Valle Saccarda EcogastronomicaMa andiamo con calma: giunge alla terza edizione la Rassegna d’Arte Culinaria dell’Appennino Meridionale (non solo Campania, quindi, ma anche Calabria e Sicilia), evento dedicato alla gastronomia ecosostenibile, organizzato dal Comune di Vallesaccarda e in programma il 9 e il 10 novembre 2013.
Momento clou della due giorni è la Cena-Teatro, che si terrà sabato 9 novembre, a partire dalle ore 20.30, presso il Centro Sociale di Vallesaccarda.

giovedì 19 settembre 2013

Liguria da degustare: la focaccia di Recco e la farinata di Genova

Salve inguaribili viaggiatori,
Oggi l’inguaribile viaggiatore Modestino Picariello, ci parla della focaccia di Recco e della farinata di Genova.

Se anche voi volete aiutare questo blog di viaggiatori a crescere, inviatemi il racconto di qualche vostro viaggio o di qualche ricetta che vi è riuscita particolarmente bene, al seguente indirizzo email: inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Ecco il suo racconto:

La frase “in Italia puoi mangiare bene ovunque” non è una banalizzazione, è solo sincerità.
Un inguaribile viaggiatore in cucinaIn occasione di una breve vacanza in Liguria, non potevo assolutamente farmi mancare l’assaggio di due pietanze talmente tipiche da essere conosciute, per la loro bontà, anche in Campania.

La prima, assoluta conferma, è stata la focaccia di Recco, la seconda, scoperta ancora più apprezzata perché circondata da mia diffidenza personale, è stata
la farinata mangiata in una delle più caratteristiche trattorie genovesi.

mercoledì 11 settembre 2013

Zuppetta densa di seppie ai profumi della Lucania

Salve inguaribili viaggiatori,

oggi vi voglio “raccontare” una ricetta che vi farà conoscere la Lucania, una regione piena di eccellenze turistiche ed enogastronomiche.

Qualche giorno fa sono venuto a conoscenza che l’Unione Regionale Cuochi Lucani (URCL) aveva organizzato un concorso, per permettere ai food blogger interessati di essere ospiti al 27° Congresso Internazionale della Federazione Italiana Cuochi (F.I.C.)

Il congresso si svolgerà dal 7 al 10 di ottobre a Metaponto (MT) e per parteciparvi come ospiti, bisogna “creare” una ricetta con i prodotti lucani che mi sarebbero stati inviati a casa.

Ma come si decreterà chi vincerà questo concorso?

Una giuria composta dai rappresentanti dell’Unione Regionale Cuochi Lucani (URCL) assaggerà questo piatto e quello degli altri partecipanti e decreterà il vincitore.

Avete letto bene, cari inguaribili viaggiatori, vincerà il concorso il piatto giudicato (e assaggiato) migliore da persone esperte e non chi ha più Mi Piace su Facebook.

Siccome condivido l'idea di premiare il merito e non i "Mi Piace", mi sono iscritto al concorso e mi è arrivato a casa un pacco, contenente:

- diversi opuscoli informativi
- Pane di Matera IGP
- Olio extavergine di oliva Majatica
- Ficotto di Pisticci
- Pomodoro secco "Ciettaicale" di
Tolve
- Ceci neri di Pomarico
- Peperoni secchi di Senise I.G.P.
- Melanzana rossa di Rotonda DOP
- Fagioli di Sarconi IGP
- Cacioricotta Lucana
Un inguaribile viaggiatore al concorso Iochef con la ricetta della Zuppetta densa di seppie ai profumi della Lucania
- Crema di melanzana rossa di Rotonda DOP
- Il libro "Basilicata food & wine" dell'unione regionale cuochi lucani, pieno di interessanti ricette tipiche

Ho pensato di partecipare a questo concorso con un connubio tra i sapori delle terre venete (seppie e fagioli) e le tipicità della lucania, preparando una zuppetta densa di seppie.

Ecco quindi la mia ricetta della "Zuppetta densa di seppie ai profumi della Lucania":

INGREDIENTI:

• 1 kg di seppie
• 200 g Fagioli di Sarconi IGP lessati e sgocciolati
• 200 g Ceci neri di Pomarico lessati e sgocciolati
• 2 bicchieri di Vino bianco
• 3 Pomodori pelati a pezzettoni
• 1 Peperoncino piccanti (opzionale)
• 2-3 melanzane rosse di Rotonda DOP
• 3 fette di pane di Matera IGP
• 100 g di cacioricotta Lucana
• 1 cucchiaino di ficotto di Pisticci
• Peperone crusco
• 2 mestoli di brodo vegetale
• Olio extavergine di oliva Majatica
• sale
• pepe
• coriandolo in polvere
• origano
• aglio
• prezzemolo

PREPARAZIONE

Pulite bene sotto l'acqua le seppie eliminando la sacca interna (conservatela per una ricetta futura), l' osso e tagliate la testa conservando i tentacoli. Nel pulirle levate accuratamente, oltre all' interno, anche la pellicina esterna (che trattiene la sabbia) e le due alette che insieme ai tentacoli e alle teste andranno per la nostra zuppa.

In una casseruola fate soffriggere in olio evo uno spicchio di aglio, il peperoncino e i pezzetti di seppia preparati con alette, tentacoli, teste e una seppia tagliata a striscioline e sfumate con vino bianco. Aggiungete tre pomodori pelati tagliati a pezzettini e proseguite la cottura a fuoco medio ancora una decina di minuti.

A questo punto aggiungete i fagioli e i ceci, precedentemente ammollati e lessati separatamente, e lasciate cucinare ancora a fuoco basso per una decina di minuti. In caso diventi troppo densa aggiungere un po’ di brodo vegetale, io ho usato il liquido di cottura dei legumi.

La zuppetta è pronta e potrebbe essere già essere gustata così con una fetta di pane di Matera abbrustolita e un giro d’olio extravergine di oliva di Majatica, ma per rendere il piatto più ricco e completo ora dedichiamoci alla sacca della seppia, che ancora non abbiamo utilizzato, preparando la farcia con la quale verrà riempita.

Pelate le melanzane rosse di Rotonda e tagliate la polpa finemente; passatela in padella con olio extravergine di oliva, un aglio in camicia, origano, sale e pepe; sfumate con un goccio di brodo vegetale ed un cucchiaino di ficotto per dare un leggero sentore di agrodolce al ripieno.

Tritate fuori dal fuoco il tutto e aggiungete una manciata di prezzemolo, il cacioricotta grattugiato ed due fette di pane, a cui avete tolto la crosta, tagliato a cubetti e appena bagnato con il brodo vegetale.

Mescolate, lasciate che il tutto diventi un composto amalgamato e distribuitelo nelle seppie che chiuderete con uno stecchino.

Infornartele a 170° per 25 min in una pirofila con un goccio d' olio e un bicchiere di vino; salate, pepate, aggiungete ancora origano e coriandolo in polvere.

In una padellina fate scaldare due cucchiai di olio evo e fate “tostare” un peperone crusco spezzettato fino a che non risulta gonfio ed usatelo come guarnizione per dare un tocco di croccantezza al piatto.

Ed ora non resta che impiattare e buon appetito!
Un inguaribile viaggiatore al concorso Iochef con la ricetta della Zuppetta densa di seppie ai profumi della Lucania
Alla prossima ricetta
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

giovedì 11 luglio 2013

Fagioli alla zuppecona

Salve inguaribili viaggiatori,

Oggi un nostro lettore, Modestino Picariello, ci invia una ricetta della provincia di Avellino, ovvero i fagioli alla zuppecona.

Ecco la sua ricetta:

Tra le promesse, a volte non mantenute, delle sagre di paese, c’è sicuramente

lunedì 1 luglio 2013

Mlokhia

Salve inguaribili viaggiatori,
Oggi una lettrice del nostro blog di viaggi, Ingrid Ganthaler, ci invia la ricetta di un piatto arabo, ovvero della Mlokhia.

Se anche voi volete aiutare questo blog di viaggiatori a

lunedì 24 giugno 2013

Mahshi

Salve inguaribili viaggiatori,
Oggi l’inguaribile viaggiatrice Ingrid Ganthaler, ci vuole deliziare il palato con il Mahshi

Ecco la sua ricetta:

La prima volta che ho assaggiato i Mahshi, ero in Egitto. I Mahshi hanno molti aspetti, possono essere melanzane ripiene oppure involtini di foglie d’insalata o di uva ripiena di riso condito.

giovedì 13 giugno 2013

Maqlube

Salve inguaribili viaggiatori,
Oggi una lettrice del nostro blog di viaggi, Ingrid Ganthaler, ci invia la ricetta di un piatto arabo, ovvero della Maqlube.

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Ecco la sua ricetta:
La prima pietanza che vi presento si chiama Maqlube ovvero “la capovolta”. Il suo nome deriva…

martedì 4 giugno 2013

Gastronomia in Giordania

Salve inguaribili viaggiatori,

Oggi una lettrice del nostro blog di viaggi, Ingrid Ganthaler, ci fa un breve excursus sul cibo in Giordania.

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Ecco il suo racconto:
La Giordania è un miscuglio in tutti i sensi. In questo paese, infatti, possiamo trovare persone provenienti da tutto il Medio Oriente; Egitto, Palestina, Siria... di conseguenza anche la tradizione culinaria soffre d’influenza dai paesi che la circondano.
Un inguaribile viaggiatore in Giordania – enogastronomia - Falafel
“La mattina ha l’oro in bocca” e così è necessario cominciare la giornata con un pasto ricco e abbondante.

Senza specificare che ogni famiglia affronta la colazione in modo a se stante la tradizione vuole che sul menu ci sia: Falafel, Hummus, Mutabbal con l’aggiunta di uova strapazzate e pomodori.

I Falafel (فلافل) (foto a sinistra) sono
Un inguaribile viaggiatore in Giordania – enogastronomia - Hummusdelle “polpette” a base di fave e ceci, fritte nell’olio.

Hummus (حُمُّص) invece è una “pasta” molto densa di ceci, normalmente mangiata con il pane. (foto a sinistra)

Mutabbal o Baba Ganuj in Libano (متبلo نانا غنوج) invece è un’altra “pasta” a base di melanzane anch’essa accompagnata con il pane.

Per la gioia di tutti i bambini, in Medio Oriente, solitamente, si mangia con le mani, o per meglio dire con il pane. Personalmente devo confessare che mi c’è voluto un po’ per capire il meccanismo principale. Il pane (خبز) è tondo e piatto. L’abilità sta nell’attorcigliare il pane in modo tale da formare una sorta di cucchiaio con cui si prende Hummus o Mutabbal, con estrema nonchalance!
Insieme a questo lauta colazione è servito il tè o caffé.

Il tè (شاي) solitamente contiene più zucchero che acqua. È molto dolce e va servito già zuccherato. Di solito si può scegliere tra tè nero o rosso, con l’aggiunta di foglie di menta. Il tè non è una semplice bevanda per la colazione, ma gestisce ogni tipo d’incontro tra due o più persone.
Se qualcuno viene a trovarvi a casa, la prima cosa da fare è mettere a bollire il tè qualsiasi sia la temperatura fuori casa. Alcuni al momento di servire il te, mescolano il tè versando le prime tazze di nuovo nella teiera.

Il caffé (قهوة) ha la stessa valenza sociale ma leggermente meno usato. Di solito quando si parla di caffé in Giordania o nel Medio Oriente in generale, si parla di caffé turco. Questa bevanda è molto speziata ed è caratteristica perla presenza del cardamomo. Spesso chi lo beve per la prima volta, si strozza, a causa della polvere di caffé che rimane nella tazza.
Con il tempo s’impara a gustare questa bevanda con calma godendosi la compagnia degli amici.
Il caffé turco si differenzia da quello arabo, di origini beduine. Il caffé arabo si beve in piccole tazze, è più forte, anche se il colore è meno denso rispetto a quello turco.

Soprattutto nelle grandi occasioni ci sono dei piatti che sono tipici in questo paese.
Primo tra questi è la Maqluba (مقلوبة) “la capovolta”. Ha origini sia palestinesi sia giordane ed è un piatto a base di riso, pollo e verdure cotte.
Mansaf (منسف) invece è un piatto che spesso è servito per occasioni importanti, a volte anche durante i matrimoni.
Un inguaribile viaggiatore in Giordania – enogastronomia - MolokhiaÈ un piatto molto pregiato perché è a base di carne, riso e una salsina di yogurt.

Ovviamente, come nel resto del mondo, la dieta locale non consiste solamente di pasti originari dell’area giordana-palestinese. Spesso si mangiano anche piatti provenienti da altre parti del mondo come Molokhia (ملوخية), una zuppetta di spinaci che va mangiata insieme al riso. (foto a sinistra)

I Mahshi (محشي) invece sono un piatto prelibatissimo egiziano, in altre parole melanzane e zucchine ripiene di riso o in alternativa riso in involucri di foglie d’insalata o uva. La lavorazione di questo piatto è molto lunga e difficoltosa.

Middle East 3Questi sono i piatti più famosi in Giordania ma ovviamente la lista continua.

Oltre agli ingredienti e alla preparazione l’impor-
tanza del cibo in Giordania e nel Medio Oriente sta nella condivisione. Quello che caratterizza il pasto qui è il senso dello stare insieme, mangiare dallo stesso piatto partecipando al momento conviviale, sia tra chiacchiere sia in silenzio.

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: Ricetta del cous cous all’inguaribile viaggiatore oppure Il mio viaggio a Cipro Nord oppure Petra: la nuova meraviglia del mondo moderno

mercoledì 22 maggio 2013

Voglia di America con il pollo al chili

Salve inguaribili viaggiatori,

Oggi un lettore del nostro blog di viaggi, Mirko Albani, ci invia una ricetta a stelle a striscie, ovvero il pollo al chili.

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Ecco la sua ricetta:
Vi è mai capitato di vedere magari un bel film americano proprio vicino all'ora di cena? Uno di quei film dove mostrano delle mega porzioni di piatti che avete sempre desiderato provare.

Magari mangiate sano da un po' e avete quell'irrefrenabile voglia di hamburger all'americana?

O magari se siete amanti del piccante preferireste delle ottime ali di pollo piccanti o un ricco piatto di chili?

Se è davvero così allora questa ricetta del pollo al chili che fa al caso vostro. Il tempo di preparazione generalmente di circa 30 minuti.
Un inguaribile viaggiatore in cucina - Voglia di America con il pollo al chili
Nonostante sia ispirata al chili americano, questa ricetta è stata creata in Italia, quindi utilizzeremo ingredienti molto comuni per fare un piatto che io ritengo sia davvero ottimo.

Gli ingredienti (per due persone) sono:

_ 300 g di petti di pollo;
_ 200 ml di passata di pomodoro;
_ farina;
_ pan grattato;
_ mezzo bicchiere di vino bianco (preferibilmente secco)
_ 200 ml di panna da cucina;
_ peperoncino rosso;
_ burro (50 g c.a);
_ pepe nero q.b.
_ sale q.b.
_ zucchero(bianco) q.b.
La cottura va fatta a fuoco lento, in modo che il pollo diventi tenerissimo.

Come prima cosa, tagliate i vostri petti di pollo, facendone straccetti. La regolarità e la dimensione degli straccetti di pollo è puramente soggettiva. A me in particolare piace variare le dimensioni degli straccetti rendendo il piatto meno geometrico e visivamente molto più ricco.

Una volta tagliato il pollo, preparate in un piatto un' impanatura formata da farina e pan grattato (di pan grattato non ce ne deve essere molto, un cucchiaio da minestra per un piatto è più che sufficiente e forse anche abbondante!).

Una volta impanato il pollo con la farina, dateci una spolverata di pepe stando attenti a non esagerare, altrimenti il sapore troppo forte del pepe potrebbe sovrastare quello del pollo.
Un inguaribile viaggiatore in cucina - Voglia di America con il pollo al chiliOra fate sciogliere in una pentola il burro e fatevi rosolare il pollo.

Una volta che avete ottenuto un pollo dorato, aggiungetevi il mezzo bicchiere di vino bianco. Lasciate sfumare a fuoco medio. Una volta che il vino è sfumato aggiungetevi la passata di pomodoro.

Aggiungete quindi mezzo
cucchiaino da caffè di zucchero. Fate andare ora il pollo a fuoco basso e mescolate di tanto in tanto. I più frettolosi possono tenere il fuoco medio, ricordandosi però di girare spesso.

Aggiungete ora il quantitativo di peperoncino che fa per voi, e lasciate sobbollire per un po'. Quando vedete che il pollo inizia ad essere tenero da rompersi (o quasi) solo utilizzando il cucchiaio con cui state girando il tutto, aggiungetevi la panna e mescolate dolcemente fino ad ottenere degli straccetti di pollo ricoperti da una morbida crema di pomodoro (per questa parte consiglio vivamente di tenere la fiamma bassa). In caso la crema sia troppo liquida potete farla restringere sciogliendo in un pò d' acqua un cucchiaio della farina utilizzata in precedenza e unendo il composto.)

Una volta pronto impiattate e servite caldo.

Un' ottimo contorno da abbinare a questo secondo piatto possono essere le patate al forno (facili da preparare) o il finocchio al gratin.

Consiglio come bevanda abbinata, del buon vino bianco (specie se molto frizzante), o della birra chiara.

Non posso dirvi altro se non “bon appétit“.
Mirko Albani

lunedì 11 marzo 2013

Stufato alla Guinness




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martedì 26 febbraio 2013

Cassata siciliana




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venerdì 14 dicembre 2012

I biscotti di Natale





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mercoledì 12 dicembre 2012

Biscotti di Natale bicolore




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mercoledì 12 settembre 2012

Ricetta del cous cous all’inguaribile viaggiatore





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lunedì 10 settembre 2012

Il Cous cous




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venerdì 24 agosto 2012

Stoccolma a tavola: il Pytt-i-panna (pasticcio svedese)

Salve inguaribili viaggiatori,
Dopo la ricetta delle polpette di carne svedesi, (che trovate cliccando su: Stoccolma a tavola: le polpette di carne ecco la ricetta del Pytt-i-panna (pasticcio svedese) che è uno dei piatti svedesi che meglio si può replicare a casa perché si tratta di un piatto a base di carne, cipolle, patate e pancetta, servita con uova fritte e barbabietole sott'aceto, cetriolini in salamoia.

Ingredienti per 4 persone


4 patate lesse,

500 gr di carne,

100 gr di pancetta affumicata,

1 cipolla rossa tritata,

4 uova,

prezzemolo tritato finemente,

barbabietole in agrodolce,

40 gr di burro chiarificato,

sale e pepe bianco appena macinato.
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Tagliate a tocchetti le patate, la carne e la pancetta e in una capace padella scaldate...

mercoledì 22 agosto 2012

Stoccolma a tavola (le polpette di carne)

Salve inguaribili viaggiatori,
vi avevo già parlato dal punto di Stoccolma, sia dal punto di vista turistico che da quello enogastronomico, ed oggi vi racconto come preparare le famose polpette di carne svedesi (quelle del ristorante Ikea per capirci!)

Chi si fosse perso l’articolo su Stoccolma, lo può leggere cliccando su: Stoccolma fra leggende e caffè. oppure Stoccolma a tavola (Prima parte)

Ingredienti per 4 persone delle polpette di carne svedesi:


600 grammi di macinato misto,
2 patate lessate e sbriciolate ancora calde oppure 200grammi di mollica ammollata nel latte tiepido,
1 uovo,
prezzemolo,
brodo,
1 confezione di besciamella,
1 dl di panna da cucina sale,
pepe
noce moscata.

Amalgamate tutti gli ingredienti e aiutandovi con la paletta per il gelato preparate delle polpette di 2-2,5 cm di diametro ed infarinatele.

Portate ad ebollizione due dita di brodo e immergete le polpette lasciandole cuocere al coperto, toglietele dal brodo e mettetele da parte.

Lasciate restringere il brodo ancora per 10 minuti e aggiungete quindi la besciamella, la panna e la noce moscata.

Riscaldare le polpette nella salsa e portatele in tavola.

Si possono servire sia con purè che con un’insalata di rape rosse al vapore tagliate a julienne e naturalmente non può mancare la marmellata di mirtilli rossi.

Se volete scoprire cosa è il Pytt-i-panna e leggere la sua ricetta, non vi resta che cliccare su: Ricetta Pytt-i-panna
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

giovedì 9 agosto 2012

Vignaioli per un giorno con Carpenè Malvolti

Salve inguaribili viaggiatori,

volevo oggi segnalarvi l’originale iniziativa di Carpenè Malvolti che permetterà a chiunque di trasformarsi un vignaiolo per un giorno.

La nota casa spumantistica Carpenè Malvolti, in collaborazione con l'Hotel Best Western Canon d'Oro di Conegliano riserva l’esperienza di diventare vignaioli per un giorno a coloro che il 15 e 16 settembre prossimi decideranno di trascorrere un “Week end di...vino” tra i colli coltivati a Glera, il vitigno che regala lo spumeggiante Prosecco.

Il programma del “Week end di...vino” è il seguente:

mercoledì 11 luglio 2012

La Pissaladière (piscialandrea)

Salve inguaribili viaggiatori,

come vi avevo anticipato nell'articolo Nizza enogastronomica: dove Italia e Francia si sposano (seconda parte), la pissaladière è una delle specialità gastronomiche più note di Nizza.


La potete trovare in tutti i panifici (boulangerie) della città, come in tutta la regione della Costa Azzurra.

Gli ingredienti della Pissaladière (piscialandrea) sono:


400 g di pasta di pane,
1 kg di cipolle,
300 g di acciughe sott'olio,
15 olive nere,
due cucchiai di zucchero,
erbe di Provence,
pepe
olio di oliva extravergine.

Per la pasta di pane si impastano 44o gr di farina, 355 di acqua, 1 cucchiaino di sale, lievito di birra e un pizzico di zucchero e si lascia lievitare fino al raggiungimento del doppio del volume iniziale, oppure si può comprare già pronta.

A questo punto tagliate le cipolle a fettine sottili e fatele appassire a fuoco dolce in una padella con olio e le acciughe, per marcare maggiormente il sapore delle acciughe si può versare un paio di cucchiaini dell’olio di conservazione delle acciughe stesse, i due cucchiai di zucchero, salate e pepate a vostro piacere.

Dopo un'oretta le cipolle sono pronte.

Potete allora stendere la pasta di pane su una placca da forno oliata con olio di oliva e versare il vostro composto.

Decorate con olive nere e acciughe, portate a cottura in forno per circa quaranta minuti, fino a quando non sarà dorata e croccante la pasta.

Alla prossima.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

martedì 26 giugno 2012

Il dolmasi turco

Salve inguaribili viaggiatori,

tempo fa vi avevo parlato dell'enogastronomia di Istambul e per completare quanto narrato, vi scrivo la ricetta del dolmasi.


Ingredienti per 4 persone:
24 foglie di vite,
1 cipolla piccola,
3 cucchiai d'olio,
1 etto di carne d'agnello macinata (sostituibile anche con altro tipo di macinato),
2 etti di riso,
il succo di 1/2 limone,
una manciata di uvetta,
un pizzico di cannella,
una manciata di pinoli,
sale e pepe.

Lessate per pochi secondi le foglie di vite in una casseruola d'acqua salata. Scolatele e stendetele ad asciugare su un panno.

Levate parte della costola centrale. Tritate la cipolla e fatela soffriggere con due cucchiai di olio, unite la carne e il riso, fatelo insaporire un attimo e versatevi circa quattro decilitri d'acqua e il succo di limone.

Fate cuocere per una decina di minuti, aggiungete l'uvetta ammollata e scolata, la cannella, aggiustate di sale, pepate, unite i pinoli e finite di cuocere fino a che il liquido di cottura si sarà assorbito.

Suddividete questo composto nelle foglie di vite e arrotolatele chiudendole con uno stecchino.

Un inguaribile viaggiatore ad Istanbul – DolmasiMettete gli involtini in una teglia unta col resto dell'olio, versateci poca acqua, chiudete col coperchio e fateli cuocere a fiamma bassa per circa venti minuti.

Accomodateli sul piatto di portata e servite.

Alla prossima ricetta
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it