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martedì 13 marzo 2012

Istanbul gastronomica (seconda

parte)

Salve inguaribili viaggiatori,
Continuo oggi il racconto Istanbul anche attraverso i sui sapori e i suoi profumi, chi si fosse perso la prima parte, basta che clicchi su:Istanbul gastronomica (prima parte) mentre chi è più interessato agli aspetti storico culturali di Instanbul non deve perdersi l'articolo: Istanbul: una perla sul Bosforo


La carne si abbina spesso con la verdura, in ricette di sicura originalità, come I'etli biber dolmasi che si prepara con carne macinata, cipolla, menta, finocchio e prezzemolo, cui volendo si può unire del pomodoro tagliato a dadini. Si pulisce quindi l'interno di alcuni peperoni e si riem¬piono con il composto di carne, cuocendoli poi al forno per circa un'ora e mezza. Un'altra specialità classica è il bòrek, formato da sottili strati di pasta friabile - la yufku- ripieni di formaggio, erbe, spinaci, carne o pesce e servito come antipasto o come pietanza principale.
Tra i più apprezzati sono i sigara boregi, che non sono altro che "sigari" di pasta, con un ripieno di prezzemolo, uova e formaggio feta; che si servono principalmente di pomeriggio per accompagnare il tè.
Il contorno per eccellenza è il riso; il segreto di un buon riso consiste nel non farlo scuocere e nel impastare bene con giuste dosi di acqua o brodo, burro e sale.
L'acqua non deve superare i tre bicchieri, il burro deve essere in non più di tre cucchiai, il sale in non più di un cucchiaino. I metodi di cottura sono due: si possono gettare riso, burro e sale nell'acqua bollente e far cucinare a fuoco basso fino a completo assorbimento; oppure si fa sciogliere il burro rosolandovi il riso a fuoco medio per una decina di minuti, girando e aggiungendo progressivamente il brodo.

I piatti della cucina turca possono essere accompagnati da un bicchiere di vino e tra la gamma di bianchi e rossi, voglio segnalarvi il Doluta, il Kavaklidere, il Cancaya, il Dikmen e il Buzbag.
Altre bevande caratteristiche di quest’angolo di mondo sono I'ayran, (yogurt ghiacciato e allungato con acqua), la sita (succo di uva bianca non fermentato), la boza (ottenuta dal miglio fermentato, densa e dall'odore pungente), ma le due bevande nazionali, comunque, sono il tè, servito in bicchierini a forma di tulipano, e il caffè.

Per chi ama i dolci si troverà bene a Ístanbul, e non solo grazie all'helva, il celebre miele turco, ma anche per il cikolatli ay: una specie di cornetto turco al cioccolato che si ottiene tostando due etti di mandorle nel forno e tritandole una volta raffreddate. Il tutto viene riversato, insieme a 150 grammi di cioccolato fuso, in una casseruola anticipatamente riempita di burro e zucchero.

Con un cucchiaio si raccolgono tanti pezzi del composto così ottenuto e li si arrotola per ottenere dei bastoncini, di cui si assottigliano le estremità, per dare loro la forma di mezza luna tipica del cornetto. Si infornano a calore moderato per circa un quarto d'ora.
Le pasticcerie turche allietano vista e palato, con una notevole quantità di dolci. Ricordiamo soltanto, tra i più comuni la baklava: pasta sfoglia farcita con pasta di mandorle, miele e pistacchi e ricoperta di un denso sciroppo; i dilber dudagi, letteralmente "labbra della bella", dolcetti fatti con noci, mandorle, miele e sciroppo di rose; le hanim giibegi, frittelle farcite con crema zuccherata; il lokum di consistenza gelat nosa, a base di amido, nocciole, pistacchi e acqua di rose; i revani, una specie di babà alla crema.

Infine qualche piccola indicazione per orientarvi meglio nella vasta tipologia dei ristoranti turchi, che comprende sia ristoranti di classe che locali popolari.

Le lokanta sono trattorie a conduzione familiare dove viene proposta una cucina tipica semplice e gustosa, a prezzi modici.

Gli hazir yamek sono locali di ristoro dove i cibi sono presentati già esposti su un bancone pronti per essere serviti ed infine troviamo i kebapci o kofteci, locali specializzati nella preparazione del kebab e dei kófte.
Ricordatevi che è buona consuetudine lasciare al cameriere una mancia pari al 10% circa, sebbene il servizio sia già compreso nel prezzo.

Infine c’è da dire che a Istanbul non si corre certo il rischio di restare senza cibo per calmare un inaspettato attacco di fame, nelle piazze e nelle strade più animate compaiono venditori di semi e frutta secca, di frittelle, d'acqua e di limonata, mentre in piccoli chioschi si vendono alimenti di ogni tipo.

Ed adesso, per concludere la trattazione di Istanbul sotto l'aspetto culinario, vi rimando alla ricetta del: Il dolmasi turco

Alla prossima ricetta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

lunedì 12 marzo 2012

Istanbul gastronomica (prima

parte)

Salve inguaribili viaggiatori,
Nel precedente articolo vi ho parlato di Istanbul e di cosa potete visitare (articolo Istanbul: una perla sul Bosforo), adesso vi racconto di Istanbul anche attraverso i sui sapori e i suoi profumi.


Quando si pensa alla cucina turca bisogna non dimenticare che raccoglie l’eredità della cucina Mediterraneo e l’Asia che la Turchia rappresenta. Un mix unico per equilibrio ed originalità, laddove le spezie profumate si mescolano con l’olio d’oliva, i sapori forti di montone e agnello convivono con piatti a base di verdure fresche.

La cucina turca è estremamente varia, colorata ma prevede ingredienti semplici quali: riso, carne, pesce, vegetali e frutta, uniti tra loro in modi fantasiosi ed elaborati; basti pensare che per preparare le melanzane esistano centinaia di ricette diverse.

È tuttavia indispensabile operare una ripartizione fra la cucina casalinga, che può richiedere una mattinata intera per l'elaborazione di un solo piatto, e la cucina dei ristoranti, che consta nella maggior parte dei casi nella preparazione del kebab, piatto forte della cucina turca, che consiste in un piatto di carne cucinato ai ferri, al cartoccio, alla panna, allo yogurt; in umido e persino contenuto in un panino in versione fast-food.

Quest’ultima molto conosciuta ed apprezzata anche al di fuori della regione medio-orientale.
250x250_IT_shk_log_110302 Un viaggio alla scoperta delle portate di un pasto turco inizia con le decine e decine di tipologie di antipasti (meze).

Seduti al tavolo di un ristorante, non resta che entrare in questo variopinto insieme di piatti, ricordando che i turchi usano condurre questo momento iniziale del pranzo con del raki, bevanda alcoolica aromatizzata all'anice.

Gli antipasti più apprezzati sono l'avarnaut cigeri (fegato fritto con cipolle), il batik yumurtas (caviale di muggine), la begyn salatasi (insalata di cervella d'agnello), la bórek (pasta sfoglia ripiena di carne tritata
con formaggio bianco e uova), le cig kofte (polpette di carne cruda e speziata), il siroz (piccoli sgombri salati e seccati, cotti alla griglia, macerati nell'aceto e leggermente conditi), le dalma (polpette di verdura ripiene con carne tritata o riso, pinoli e uva passa, ricoperte con un peperone seccato o una foglia di vite), il lakerda (pesce marinato e tagliato a pezzi), i midye dalmasi (molluschi farciti, cozze ripiene), il tarama (preparazione a base di uova di mollusco, olio e limone), le yaprak dolmasi ovvero foglie di vite farcite, di cui trovate la ricetta qui riportata.

Il percorso culinario prosegue con le zuppe (gorbasi) sono quasi sempre lattiginose e lievemente acidule, visto che i turchi non resistono alla tentazione di aggiungervi abbondanti quantità di yogurt. E poi, a volontà, spicchi d'aglio, peperoncino e cipolla. Solitamente le zuppe leggere vengono servite durante cene formali come prima portata e possono essere a base di pollo, con semolino e molteplici altri ingredienti. Le zuppe più ricche possono rappresentare un piatto unico e tra queste si segnalano la iskembe corbasi, una zuppa con trippe, la yayla corbasi, una minestra allo yogurt o la mercimek orbasi a base di lenticchie. Si tenga presente che molti anni fa le zuppe erano anche parte della colazione per alcuni turchi.

Si può proseguire con portate a base di pesce e tra le migliori specialità ci sono gli spiedini di kilic (pesce spada) con pomodori e peperoni, il lújer, un tipo di pesce azzurro che viene cotto alla griglia e il kalkan (rombo), che viene servito con spicchi di limone; oppure con dei piatti a base di carne e tra questi un posto di assoluta preminenza spetta alle vdiverse varietà di polpette a base di carne d'agnello, montone o manzo. Altri piatti diffusi sono le kiifte (polpette di carne che si possono ricoprire con salsa speziata), le kokorec (trippe di montone alla griglia su barbecue), il kuzu dolmasi (agnello farcito con riso pilàv).

Il racconto continua su: Istanbul gastronomica (seconda parte)

Alla prossima ricetta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Istanbul: una perla sul Bosforo

Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è Istanbul, l'unica città al mondo ad essere divisa su due continenti, da un parte l'Europa e dall'altra l'Asia.


Un inguaribile viaggiatore ad Istanbul – Moschea Blu

Istanbul è molto di più che una semplice immagine da cartolina: è il luogo dove due anime e due culture si incontrano, un varco verso mondi diversi eppure così simili, frammisti alla necessaria convivenza.

Chi visita Istanbul per la prima volta, non può esimersi dal guardarla con occhi rapiti: un panorama da perdere il fiato, con le luci delle barche che affiorano dal golfo e i minareti che, svettanti verso il cielo, delineano i contorni del volto di Istanbul.

Pur essendoci tantissime chiese e sinagoghe a Istanbul, di certo ciò che merita su tutte una visita sono le mosche, soprattutto la cosiddetta Moschea Blu (foto sopra), vero e proprio simbolo della città, costruita fra il fine del 1500 e l'inizio del 1600.

Gli inguaribili viaggiatori che si trovano ad Instanbul devono fare una visita al bellissimo Palazzo Topkapi (foto sotto) che si trova proprio sul Promontorio del Serraglio, tra il Corno d'Oro e il mar di Marmara.

Un inguaribile viaggiatore ad Istanbul – Palazzo Topkapi
Dimora del sultano di Istanbul fino a XIX secolo, oggi il Topkapi è un interessante museo dove potrete trovare anche il famoso “diamante del fabbricante di cucchiai”, (più di 50 carati) il quinto diamante più grande al mondo dalla storia davvero singolare: ritrovato per puro caso su di un cumulo di mondezza, venne ritenuto un falso dal trovatore e quindi barattato per soli tre cucchiai.
Purtroppo non è possibile fotografare il diamante.

Oltre alle numerose bellezze artistiche ed architettoniche della città, non dimenticate che Istanbul è anche un fervente centro culturale, dove ancora oggi rimangono intatte le usanze e le tradizioni del popolo, come lo spettacolo dei dervisci rotanti, una danza particolarissima in abiti tipici.

Se intendete visitare Istanbul, preferite le stagioni intermedie, poiché contraddistinte da un clima temperato e quindi adatto agli spostamenti e alle escursioni.

Se avete intenzine di andare ad Istanbul e vi interessa essere informati anche sulla parte gastronomica di questa città, non vi resta che leggere l'articolo: Istanbul gastronomica.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: Il mio viaggio a Cipro Nord oppure La nobile di Russia: San Pietroburgo oppure Tindari: tra sacro e profano

SCHEDA TECNICA ISTANBUL


Per ulteriori informazioni:
Ambasciata di Turchia a Roma
Via Palestro 28 - 00185 Roma
Tel 0039-06-445 94 200 - Fax:00 39 06 494 15 26
E-Mail: mailto:ambasciata.roma@mfa.gov.tr

Siti Web:
Sito ufficiale del turismo turco: www.goturkey.com (in inglese, francese e tedesco)

Come si raggiunge:
In aereo:
L’aeroporto Atatürk di Istanbul è situato a 20 km ad ovest del centro della città con cui è collegato ogni 30 minuti con un comodo bus navetta.
In treno:
Non ci sono treni diretti che collegano l’Italia con Istanbul. Ci sono però treni notturni per Sofia che continuano per Belgrado e Budapest, ma anche treni Bucarest e meno frequentemente per Chisinau (Moldavia).
Due volte al giorno ci sono treni che vanno Salonicco, uno durante il giorno ma lentissimo e uno notturno piu’ veloce e costoco. Ci sono anche treni settimanali diretti ad Aleppo (Siria) e Teheran (Iran) dalla stazione di Haydarpasa.
Distanze: Roma 2.251 Km, Milano 1.987 Km, Venezia 1. 734 Km
Ambasciata:
Consolato generale d’Italia ad Istanbul
Tom Tom Kaptan Sokak, 5 - 34433 Beyoğlu, Istanbul
Tel: 0090 212 2431024 - Fax: 2525879
Apertura al pubblico:
dal lunedì al venerdì dalle 9.15 alle 12.30 - Mercoledì apertura anche pomeridiana dalle 14.15 alle 16:15.
Email: consolatogenerale.istanbul@esteri.it
Web: www.consistanbul.esteri.it

Documenti: Per i cittadini italiani serve la carta d’identità valida per l’espatrio
Fuso orario: La differenza tra la Turchia e l’Italia è di +1 ora durante tutto l’anno
Voltaggio energia elettrica: 220 V. , 50 Hz. ovunque e le prese sono in genere compatibile con le normali spine europee
Valuta: La moneta in Turchia è la Nuova Lira Turca (YTL) 1 euro equivale a circa 2,38 lire turche
Vaccinazioni obbligatorie: Nessuna.
Periodo consigliato: primavera, autunno