Le aree dell'entroterra a vocazione rurale, spesso sono "dimenticate" dai viaggiatori a vantaggio del capoluogo e rispetto a quest'ultimo hanno da sempre presentato una certa debolezza economica ed infrastrutturale.
Negli ultimi anni c'è stata una riscoperta, soprattutto per turismo, delle zone interne rurali in cui l'attività turistica, se ben organizzata e pianificata può dare nuove opportunità ad aree incontaminate dalle peculiarità ambientali e storico - culturali notevoli.
Questo è quanto è accaduto anche nell'entroterra di Siena. Siena è città toscana ben nota in tutto il mondo per il suo immenso e ricco patrimonio di storia e cultura tanto che è stata riconosciuta dall'Unesco come Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
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martedì 3 settembre 2013
martedì 10 luglio 2012
A Pisa per un week end di storia,
sapori e cultura (seconda ed ultima
parte)
Salve inguaribili viaggiatori,
continuo oggi il racconto di Pisa, chi volesse leggere la puntata precedente, basta che clicchi su: A Pisa per un week end di storia, sapori e cultura (prima parte).
Pisa però non è soltanto la Torre Pendente: infatti, sempre su Piazza dei Miracoli (chiamata anche Piazza Duomo) è possibile ammirare una delle architetture più significative dell'arte romanica pisana: il Duomo di Santa Maria Assunta.
Realizzato a partire dal 1064 in concomitanza con la costruzione della Basilica di San Marco a Venezia, il duomo di Pisa gareggia con questi in bellezza ed eleganza, in una sfida ipotetica fra le due città che non si svolgeva solo sul mare, ma anche in grandezza e bellezza sulla terraferma.
L'architetto Buscheto disegnò il Duomo di Pisa (detto dell'Assunta) unendo sapientemente e per la prima volta elementi provenienti dalla tradizione classica innestati con l'arte normanna, bizantina, paleocristiana e araba.
Per chi, invece, vuole respirare una Pisa vagamente medievale, consigliatissimi sono i Lungarni, dove si affacciano meravigliosi palazzi che, nonostante siano stati ristrutturati e modificati con gusto prettamente rinascimentale, non celano l'anima originale del passato: Palazzo dei Medici, Palazzo Toscanelli e Chiesa di San Matteo in Soarta sono solo alcune delle costruzioni più rilevanti presenti sul Lungarni, soprattutto quelle ubicate su quello mediceo, il più famoso della città di Pisa.
Sempre sui Lungarni è possibile trascorrere divertenti serate fra i locali e i localini della zona, sempre molto animati soprattutto nei periodi che vanno dall'autunno alla primavera.
Sicuramente un luogo molto suggestivo in Pisa è il Camposanto Monumentale della città, considerato da molti come sacro in quanto la leggenda vuole che i Crociati portarono qui la terra santa presa sul monte Golgota in Gerusalemme.
Proprio per questo motivo, qui vennero seppelliti alcuni dei personaggi pisani più illustri della città di Pisa.
Nel tempo, però, l'impianto originario è stato modificato più volte, fino a non avere più una netta distinzione fra le salme poste “a terra”, destinate alle spoglie mortali dei soggetti importanti, e quelle poste sotto le arcate, solitamente luogo destinato alle persone comuni.
Ma come arrivare a Pisa? Il modo più veloce per raggiungere Pisa dall'Italia è sicuramente il treno, ma per coloro che giungono dal sud Italia, troveranno molto più comodo l'aereo.
Per gli inguaribili viaggiatori che invece, giungono a Pisa dall'estero, potranno allo stesso modo usufruire di un volo low cost operato da una delle tante compagnie aeree economiche che servono lo scalo di Pisa.
Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: Il mio viaggio nelle Langhe e Roero oppure Un luogo carico di energia: l'abbazia di San Galgano oppure La città ideale: Urbino
SCHEDA TECNICA PISA
Per ulteriori informazioni:
Ufficio di informazione e assistenza turistica
Piazza Vittorio Emanuele II, 16
56120 Pisa
Tel. 050 42291
Email piazzavittorioturismo@provincia.pisa.it
Siti Web:
Portale ufficiale del Turismo della Provincia di Pisa: www.pisaunicaterra.it
Come si raggiunge:
In aereo:
L'Aeroporto Internazionale di Pisa “Galileo Galilei” è collegato con voli diretti a diverse città italiane e a numerosissime destinazioni internazionali, europee e non solo.
Presso l’aeroporto di Pisa operano prevalentemente compagnie aeree low-cost.
In auto:
Da Firenze = Autostrada A11 Firenze-Mare, uscita Pisa Nord,
Da Roma, Bologna = Autostrada A1 fino a Firenze, poi Autostrada A11, uscita Pisa Nord,
Da Genova = Autostrada A12 Genova-Rosignano, uscita Pisa Nord,
In treno:
La stazione di Pisa Centrale è uno dei principali snodi ferroviari regionali e nazionali. Treni frequenti la collegano a Firenze, Roma, Genova e Lucca.
Distanze: Roma 343 Km, Milano 285 Km, Venezia 333 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno.
lunedì 25 giugno 2012
A Pisa per un week end di storia,
sapori e cultura (prima parte)
Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è Pisa, dove la prima volta che si arriva, si ha la sensazione di trovarsi ancora in una città di mare: il suo fiero passato di Repubblica Marinara potenza del Mediterraneo, si riflette ancor'oggi nella città di Pisa, partendo dalla cucina tipica ed entrando nei musei che conservano i cimeli del passato.
Pisa è così, fresca, vivace, polo universitario sempre in auge che permette a quanti vivono in città di godere di una movida sicuramente attraente e giovane, specialmente sui Lungarni.
Eppure, nonostante tutto, Pisa è conosciuta prettamente per la sua Torre Pendente, un'opera che, probabilmente, se non fosse caratterizzata da questa sua peculiare caratteristica, sarebbe sorpassata in notorietà dal vicino Battistero, che si attesta come il più grande di tutta Italia.
Ancora in attesa di certa paternità, la Torre di Pisa è uno dei monumenti più famosi del mondo, ed anzi, addirittura lotta in notorietà con il Colosseo come opera architettonica identificativa del nostro paese all'estero.
La particolare pendenza della torre di Pisa è dovuta non ad un errore di calcolo, bensì al cedimento del terreno sul quale è stata costruita.
Trovandosi il baricentro ancora compreso all'interno della base della torre, non vi sono problemi di potenziali crolli (anche se la struttura è costantemente monitorata).
Per un week end a Pisa, come già accennato, consigliamo di usufruire dell'aeroporto della città che è servito da numerose compagnie low cost che propongono spessissimo voli last minute e biglietti aerei a prezzi scontati, soluzione ideale per viaggiare in economia senza rinunciare a niente.
Il racconto di cosa fare a Pisa durante un fine settimana, continua su: A Pisa per un week end di storia, sapori e cultura (seconda ed ultima parte)
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: Il mio viaggio nelle Langhe e Roero oppure Cremona ed il torrazzo oppure Fra abbazie e vestigia romane: Ciociaria
SCHEDA TECNICA PISA
Per ulteriori informazioni:
Ufficio di informazione e assistenza turistica
Piazza Vittorio Emanuele II, 16
56120 Pisa
Tel. 050 42291
Email piazzavittorioturismo@provincia.pisa.it
Siti Web:
Portale ufficiale del Turismo della Provincia di Pisa
www.pisaunicaterra.it
Come si raggiunge:
In aereo:
L'Aeroporto Internazionale di Pisa “Galileo Galilei” è collegato con voli diretti a diverse città italiane e a numerosissime destinazioni internazionali, europee e non solo.
Presso l’aeroporto di Pisa operano prevalentemente compagnie aeree low-cost.
In auto:
Da Firenze = Autostrada A11 Firenze-Mare, uscita Pisa Nord,
Da Roma, Bologna = Autostrada A1 fino a Firenze, poi Autostrada A11, uscita Pisa Nord,
Da Genova = Autostrada A12 Genova-Rosignano, uscita Pisa Nord,
In treno:
La stazione di Pisa Centrale è uno dei principali snodi ferroviari regionali e nazionali. Treni frequenti la collegano a Firenze, Roma, Genova e Lucca.
Distanze: Roma 343 Km, Milano 285 Km, Venezia 333 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno.
venerdì 23 settembre 2011
Meno 7 all’inizio della Festa dell'Uva
2011 a Capoliveri
Salve inguaribili viaggiatori,
vi volevo ricordare che tra 7 giorni inizia ElbaUva2011 la manifestazione che dal 30 settembre al 2 ottobre 2011 si svolge a Capoliveri ed offre la possibilità di degustare i prodotti tipici dell’isola dell’Elba e di assaggiare del buon vino.
La Festa dell'Uva rappresenta per gli abitanti di Capoliveri e per tutta l'isola d'Elba un momento di aggregazione molto sentito.
Migliaia di elbani, di inguaribili viaggiatori e di turisti apprezzano ogni anno le capacità organizzative della gente di Capoliveri che, divisa in quattro rioni tipici (Il Baluardo, La Fortezza, il Fosso e la Torre), si sfida nella ricostruzione storica di un momento di vita del paese degli anni passati.
Se volete leggere il programma della manifestazione, basta cliccare su: ElbaUva2011 e vi ricordo che quest’anno alla Festa dell’Uva parteciperò anch’io in qualità di membro dell’Elba Social Media Team coordinato da Officina Turistica, quindi è un’ottima occasione per conoscerci di persona.
Oltre che assistere alla Festa dell’Uva 2011 ed alle sue spiaggie, Capoliveri offre molte cose interessanti agli inguaribili viaggiatori, come la possibilità di visitare la Chiesa della Madonna della Neve che sorge su una collinetta che domina la piana di Lacuna.
All’interno della chiesa si trova una tavola del pittore Marco Aritti del 1654.
Un aneddoto, relativo a questa tavola è che a metà dell'Ottocento un possidente della zona, commissionò un nuovo e più pregevole quadro al noto pittore fiorentino Antonio Ciseri.
Quando il quadro fu pronto, gli abitanti di Capoliveri, pensarono che il ricco possidente volesse impossessarsi del dipinto miracoloso e sostituirlo con uno meno "virtuoso" e per impedirlo, assediarono la chiesa, salvando così la loro preziosa tavola.
Ogni anno il 5 agosto si celebra la festa della madonna della neve, anche se ormai ha perso molto del suo fascino.
E’ strano trovare una chiesa dedicata alla Madonna della Neve in una località che vede pochissime volte la neve, ma questo è uno dei misteri di Capoliveri che cercherò di scoprire nel mio prossimo soggiorno nell’isola dell’Elba in occasione della Festa dell’Uva 2011.
Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
AGGIORNAMENTO DEL 5 OTTOBRE 2011: Se volete leggere il resoconto della mia esperienza, potere andare su:Festa dell’uva 2011 a Capoliveri, primo resoconto della mia esperienza, mentre se volete vedere i filmati che ho girato, vi consiglio di cliccare su: www.youtube.com/inguaribile, mentre se volete vedere le fotografie che ho scattato, vi rimando a: www.flickr.com/inguaribile
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mercoledì 21 settembre 2011
Festa dell'uva 2011 a Capoliveri
Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è Capoliveri, nell’Isola d’Elba e più precisamente la tradizionale Festa dell’Uva che si terrà dal 30 settembre al 2 ottobre 2011.
Il programma provvisorio della Festa dell’Uva 2011 di Capoliveri è il seguente:
Venerdì 30 settembre 2011
Alle ore 21.00 iniziano le gare tra i 4 Rioni: corsa dei tinelli; pigiatura dell'uva nelle gabbie; gara del grappolo d'uva; corsa delle botti.
Ci sarà anche la possibilità di degustare i vini e dolci tipici, cosa assai gradita a molti degli inguaribili viaggiatori che conosco.
Sabato 1 ottobre 2011
Alle ore 18.00 in Piazza Matteotti – Capoliveri, si terrà la conferenza: “I vitigni e il vino dell'Elba” relatore Antonio Arrighi (delegato A.I.S. Isola d'Elba)
Mentre alle ore 18.30 presso la Chiesa di S. Maria Assunta si celebrerà la messa per la benedizione degli stendardi dei quattro rioni di Capoliveri: Baluardo, Fosso, Fortezza, Torre.
Alle ore 19.00 si apriranno gli stand eno-gastronomici, con musica e ballo in Piazza.
Domenica 2 ottobre 2011
Alle ore 10.00 Il Bacco lascia Il Baluardo e torna in piazza Matteotti.
Alle ore 12.00 ed alle ore 17,00 Esibizione street band
Alle ore 14.00 Sfilata in Piazza dei 4 Rioni
Alle ore 16.30 Apertura al pubblico dei 4 Rioni.
Alle ore 19.00 Assegnazione del “Trofeo Bacco” e Premio “Piatto Slow Food Isola d'Elba”
Alle ore 19.30 Il Bacco viene portato all'interno del Rione vincitore e la Festa continua tra canti e balli.
Quest’anno alla Festa dell’Uva parteciperò anch’io in qualità di membro dell’Elba Social Media Team coordinato da Officina Turistica.
Sarà quindi un’occasione per gli inguaribili viaggiatori di ritrovarsi ed assistere tutti insieme ad una tre giorni molto intensi.
Oltre alla Festa dell’Uva ci sono molte cose da visitare a Capoliveri, tra le quali la Pieve di San Michele che è stata costruita su un colle nel XII secolo sopra un preesistene edificio sacro d'epoca longobarda.
Anche se ora restano solo le rovine di questa pieve, è un luogo importante per la storia di Capoliveri, perché a questa pieve è legato un evento storico, ancora ricordato con orgoglio dagli abitanti di Capoliveri.
Nel novembre 1376, Papa Gregorio XI, di ritorno dalla cattività avignonese (periodo in cui il Pontificato ebbe sede ad Avignone), è stato costretto da una tempesta in mare aperto a sostare all'isola d'Elba, ed in questa pieve impartì la sua benedizione alle popolazioni elbane qua raccolte.
Nei prossimi giorni vi terrò informato sulla Festa dell’Uva di Capoliveri e vi segnalerò altre cose interessanti da vedere in questa parte dell’Isola d’Elba.
Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
AGGIORNAMENTO DEL 5 OTTOBRE 2011: Se volete leggere il resoconto della mia esperienza, potere andare su:Festa dell’uva 2011 a Capoliveri, primo resoconto della mia esperienza, mentre se volete vedere i filmati che ho girato, vi consiglio di cliccare su: www.youtube.com/inguaribile, mentre se volete vedere le fotografie che ho scattato, vi rimando a: www.flickr.com/inguaribile
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lunedì 4 luglio 2011
Questo articolo è stato trasferito sul nuovo sito degli inguaribili viaggiatori per leggere l’articolo basta cliccare su: A passeggio sulle mura cinquecentesche di Lucca
martedì 19 agosto 2008
Un luogo carico di energia:
l'abbazia di San Galgano.
Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è l’abbazia di San Galgano situata in località Chiusdino in provincia di Siena.
Percorrere la strada che arriva all'abbazia, vi dà un’emozione unica, l’abbazia di San Galgano, infatti, vi compare davanti all'improvviso in mezzo al verde, e vederla così immensa e solitaria, vi trasmetterà una sensazione indimenticabile.
Giunti sul pianoro, ecco davanti a voi l’abbazia di San Galgano, la celeberrima chiesa senza tetto, dalle pareti con le tipiche volte a sesto acuto e il prato verde come pavimento. (vedi foto sotto).
I lavori di costruzione del maestoso complesso abbaziale di san Galgano ebbero inizio intorno al 1218, circa quarant'anni dopo la morte dell'eremita (da cui prende il nome Galgano Guidotti), avvenuta nel 1181.
La costruzione si protrasse fino al Trecento, quando lo splendore raggiunse i massimi livelli.
L'abbazia di San Galgano sorse con una planimetria tipicamente cistercense, sebbene non mancassero contaminazioni del gusto artistico senese dell'epoca.
Dopo un periodo di grande prosperità, legato anche alle fortune della repubblica senese per cui spesso operarono i monaci in qualità di tesorieri, camerlenghi, tecnici specializzati, consiglieri spirituali, la grande abbazia di San Galgano iniziò un lento e progressivo declino.
Il crollo del tetto e del campanile nel 1786 le conferiscono per sempre la caratteristica fisionomia a cielo aperto. Chiesa, chiostro, sala capitolare e scriptorium compongono il complesso abbaziale e ne fanno uno degli esempi più significativi di gotico cistercense.
La chiesa dell'abbazia di San Galgano è a croce latina con tre navate. Misura 72 metri di lunghezza per 21 di larghezza e culmina in un’abside a forma quadrata con sei monofore e un grande rosone che è divenuta una delle immagini più note e conosciute nel mondo.
Oltre un centinaio di capitelli, tutti diversi tra loro per i motivi ornamentali, svettano sulle imponenti colonne e conferiscono allo spazio una caleidoscopica atmosfera.
Il chiostro originale dell'abbazia di San Galgano è invece andato completamente distrutto e quello che possiamo ammirare oggi è una ricostruzione parziale con materiale originale collocata nell'angolo nord est del complesso.
La leggenda sostiene che Galgano era un giovane di una nobile famiglia del luogo, non certo timoroso di Dio e amante dell'avventura e della vita senza regole.
Ma come narra la leggenda, fu visitato in sogno dall'arcangelo Michele, che lo convertì e come segno di rinuncia alla vita trascorsa fino a quel momento, Galgano conficcò la spada in una roccia, per poterne adorare l'elsa come croce di Cristo. (vedi foto sotto).
Si racconta anche che il diavolo, tentando di smantellare quella fede divenuta così salda, inviò tre uomini per distruggere la roccia; non riuscendovi, spezzarono la spada in tre pezzi. Galgano, addolorato, si mise a pregare tentando di ricomporre l'arma che, miracolosamente, si rinsaldò. Poco tempo dopo, nel dicembre del 1181, Galgano morì.
La visita all’abbazia di San Galgano varia molto se fatta di giorno o di notte.
Di giorno una volta all'interno dell'abbazia di San Galgano vi consiglio di ascoltare i suoni e di vedere la natura attraverso il rosone e le sue finestre. L'assenza del tetto consente ai raggi solari di realizzare disegni di luci unici, cui è impossibile rimanere indifferenti.
Da una finestra si vede perfettamente l'Eremo di Montesiepi, che si trova poco più in alto e che conserva la spada nella roccia.
Da non perdere assolutamente è la passeggiata che collega l'abbazia di San Galgano all'eremo di Montesiepi.
Di notte è spettacolare tutto il complesso dell'abbazia di San Galgano è illuminato ad arte e spunta in mezzo al buio, fuori così tetro e solitario, dentro così rassicurante e affascinante, difficile staccarsene per andare via. Le luci partono da terra e illuminano tutta l'abbazia.
L'aula capitolare è invece illuminata dai riflessi che si creano grazie alle luci poste sulle mura esterne, giochi di luce indescrivibili.
E’ proprio nel silenzio della notte che all'interno dell'abbazia di San Galgano ci si trova più facilmente ad essere gli unici spettatori di questo luogo maestoso, sempre aperto.
Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it
Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: La città ideale: Urbino oppure Il tempio ed il teatro di Segesta (TP) oppure Bologna: la dotta, la rossa e la grassa.
SCHEDA TECNICA ABBAZIA DI SAN GALGANO
Per ulteriori informazioni:Punto Informazioni Turistiche
Loc. San Galgano
53013 Chiusdino (SI)
Telefono e Fax: 0577-756738
Siti Web:
Sito abbazzia di san Galgano www.sangalgano.info
Sito pro loco Chiusdino www.prolocochiusdino.it
Come si raggiunge:
In auto:
Da Siena si imbocca la strada statale n.73 in direzione Rosia. Arrivati al Bivio del Madonnino si prende a destra la statale n.441 per Massa Marittima, ma, fatti un paio di chilometri, si imbocca a sinistra la stradina che porta all'abbazia di San Galgano
Distanze: Roma 277 Km, Milano 386 Km, Venezia 344 Km.
Periodo consigliato: Tutto l’anno.
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