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sabato 17 marzo 2012

Dove mangiare bene spendendo poco

a Palermo

Salve inguaribili viaggiatore

Un inguaribile viaggiatore a Palermo – Cattedrale
La cucina siciliana è conosciuta in tutta Europa e chi viaggia in questa splendida isola non può perdersi l’occasione di provare le specialità soprattutto a base di pesce che distinguono questa terra.


Una volta arrivati nel capoluogo siculo, la scelta di ristoranti è
naturalmente ampia e per chi vuole risparmiare ecco quelli che sono i posti che offrono il miglior rapporto qualità/prezzo.

Trattoria Supra I Mura

Si trova all’interno del mercato di Palermo e presenta un'ambiente semplice ma molto curato e pulitissimo. La cucina si presenta d’ottima qualità e il servizio rapido. Gli antipasti siciliani sono tutti buonissimi e tra questi troviamo: caponata, patate al forno, melanzane all'agrodolce, broccoletti, ecc. Per quanto concerne il menù, vale la pena provare specialità come gli spaghetti al pescespada e melanzane ai ravioli di pesce con carciofi e gamberetti, oltre che le polpette di pesce o di melanzane.

Cocoa Jazz Restaurant

Splendido ristorante nel cuore di Palermo che si distingue per l’ambiente tranquillo e raffinato con sottofondo musicale jazz o classico, di fronte al piccolo Giardino dei Giusti. Presenta piatti classici o tipici siciliani ma rivisitati in chiave moderna come il macco di fave con ricci e vongole. Il tutto è accompagnato da un servizio e un’accoglienza decisamente sopra la media.

Stravizi

Si trova all'interno dello storico quartiere della Kalsa e presenta un arredamento etnico ed una calda atmosfera informale, oltre che personale cordiale ed attento alle esigenze del cliente. Tra le specialità da provare spiccano: bruschette e panelle, la pasta con la bottarga, il fritto misto di pesce, gli spaghetti con ricci. Stravizi è da consigliare anche per le porzioni particolarmente abbondanti e i prezzi contenuti

I Manciatari

In questo ristorante caratterizzato da un'ambiente gradevolissimo e personale gentile, è possibile gustare piatti tipici della tradizione palermitana, quali la quarume, la stigghiola, le focaccine con milza, con panelle e crocchè, caldume, insalata di musso, caponata, polpette di sarde, spaghetti ai ricci e sarde a beccafico. Ottime le portate si per qualità che per quantità.

Se volete sapere cosa visitare a Palermo, vi consiglio di leggere il mio precedente articolo: Il capoluogo della trinacria.

martedì 26 aprile 2011

Il capoluogo della trinacria:

Palermo.


Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è Palermo.
Il capoluogo della Sicilia è una meta ambita da tantissime persone, soprattutto da chi ama il mare e la buona cucina. Palermo è la città che riesce a raccogliere tutti gli elementi più caratteristici della città più araba d’Italia.


Un inguaribile viaggiatore a Palermo – CattedraleL’accoglienza che la città di Palermo e del popolo palermitano saprà offrirvi è qualcosa di davvero eccezionale, a parte che non parliate male della loro città ovviamente. Il passato multietnico della città, si può ammirare nei monumenti sparsi per le varie zone di Palermo.

Tra i migliori monumenti da non perdere a Palermo vi segnaliamo: La Cattedrale di Palermo (foto a sinistra), monumento utilizzato come tempio, moschea e infine chiesa. Secondo alcuni racconti, al posto della Cattedrale prima c’era un tempio consacrato alla Vergine Maria.
La conquista di Palermo da parte dei Normanni, ha lasciato sulla chiesa una forte impronta bizantina.

Tra gli altri luoghi caratteristici di Palermo, segnaliamo il Cimitero sotterraneo dei frati Cappuccini impropriamente chiamato “Catacombe di Palermo“.
Le salme dei frati defunti sono pressoché intatte dal 1599, grazie ad antiche opere di conservazione che solamente i frati cappuccini conoscevano. Questo rende le Catacombe di Palermo una delle mete turistiche più apprezzate dai visitatori.

L’itinerario della visita di Palermo prosegue verso la Chiesa della Martorana (foto sotto), più comunemente conosciuta come la Santa Maria dell’Ammiraglio. La sua costruzione risale al 1143 e dimostra l’influenza bizantina di quel tempo. Le monache del convento, inventarono dolci a forma di frutta fatti con il marzapane e da qui, deriva il nome dei dolci famosi di Palermo: la Frutta Martorana.

Un inguaribile viaggiatore a Palermo – chiesa della martoranaChi ama i musei, non può assolutamente perdere il Museo Archeologico Regionale, uno dei più importanti di tutto il Mediterraneo. Al suo interno sono gelosamente custoditi reperti che ripercorrono la storia della città di Palermo.
Potrete ammirare le collezioni che narrano la storia della Sicilia, con i suoi dominatori e i resti di un passato che vive ancora per le strade di Palermo.

Anche gli amanti dell’opera lirica trovano soddisfazione a Palermo, in quanto vi è il teatro più grande d’Italia, il teatro Massimo Vittorio Emanuele che fu inaugurato la sera del 16 maggio 1897

Se volete vivere da veri palermitani, non potete non fare un giro al mercato della Vucciria, che è uno dei mercati con più tradizione a Palermo.

Infine, dovete assolutamente provare i prodotti tipici dell'enogastronomia tradizionale di Palermo: pane e panelle, pasta con le sarde, frutta martorana e il pecorino salato.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: La città ideale: Urbino. oppure Il tempio ed il teatro di Segesta (TP). oppure Relax e natura a Lagonegro.

SCHEDA TECNICA PALERMO

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Informazioni Turistiche di Palermo
Piazza Castelnuovo, 34
90141 Palermo
Tel. 091.6058351 - Fax 091.586338
Orari di apertura: lunedì - venerdì 8.30-14.00 / 14.30 - 18.30
Email: info@palermotourism.com

Siti web:
Palermo Tourism: www.palermotourism.com

Come si raggiunge:
In aereo:
L'aeroporto di Palermo è collegato con il resto d'Italia e d'europa da diverse compagnie aeree che offrono diversi voli low cost
In auto:
Autostrada A3 Salerno Reggio Calabria, poi il traghetto Reggio Calabria-Messina e poi l’autostrada A20 Messina-Palermo
In treno:
La stazione principali di Palermo è la stazione centrale (in piazza Giulio Cesare).
In traghetto:
I traghetti partono giornalmente da Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli.

Distanze: Roma 921 Km, Milano 1473 Km, Venezia 1424 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno.

martedì 12 maggio 2009

Il tempio ed il teatro di Segesta.


Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è il parco archeologico di Segesta in provincia di Trapani.
Storicamente Segesta fu eterna rivale della città di Selinunte, con la quale si contendeva i territori confinanti e sulla quale Segesta ebbe la meglio nel 409 A.C. grazie all'aiuto dei Cartaginesi, propri alleati.


La zona archeologica di Segesta è vicina ad Alcamo e Trapani e sorge, sulla collina di Barbaro, a circa 6 Km dall'abitato di Calatafimi in una zona selvaggia e rocciosa un tempo quasi inaccessibile.
Un inguaribile viaggiatore a Segesta (TP) – TempioIl primo monumento che vi consiglio a di visitare a Segesta è ll tempio (foto a sinistra) di perfetta architettura greco-sicula che è il meglio conservato della Sicilia.

Il tempio è imponente, molto bello e suggestivo ed era un periptero greco-siceliota di 36 colonne di calcareo conchiglifero, di cui 6 su ognuno dei due frontespizi e 14 su ciascuno dei due lati disposto, secondo l'uso religioso del tempo, da levante a ponente.
Si pensa che il tempio di Segesta, di stile dorico, non sia mai stato terminato, anche perché non presenta resti della cella e della copertura e che non è mai stato dedicato a nessuna divinità e per questo fatto si sia preservato nel corso dei secoli dai vari "conquistatori" che passarono in Sicilia.

Il secondo monumento che vi consiglio di vedere è il teatro (foto sotto) che compare dalla cima della collina sulla quale è stato edificato nel III sec. a.c. in periodo ellenistico. Un inguaribile viaggiatore a Segesta (TP) – TeatroIl teatro, costruito sul versante nord dell’acropoli di Segesta, si apre su un vasto panorama dominato dal monte Inici; a destra lo sguardo arriva fino al golfo di Castellammare.

Nel complesso, il teatro di Segesta poteva contenere circa 4000 spettatori ed è costituito da un perfetto e vasto emiciclo di 63 m di diametro sistemato su un pendio roccioso.
Il teatro è in funzione ancora oggi durante il periodo estivo e la stagione teatrale varia dalla prosa ai concerti di musica leggera classica e richiama spettatori da tutto il mondo che possono assaporare, in un legame senza tempo, le grandi tragedie e commedie che avvincevano gli Antichi.

Vicino al teatro si possono vedere i resti di un castello o, per meglio dire, della dimora del signore che agli inizi del XIII secolo si stabilì sulla cima del Monte Barbaro.
Della costruzione originaria rimane solo il piano terra, ma si suppone fosse dotata di un piano superiore che costituiva la parte propriamente residenziale della famiglia del signore.

La vita della dimora signorile si svolse tutta nel corso del 200: sorta agli inizi del secolo, venne ristrutturata nel secondo quarto, poi abbandonata intorno alla metà del secolo. La sua rovina si protrasse per molto tempo e fu comunque molto graduale, non escludendo anche le funzioni di rustico ricovero.

Dopo un lungo periodo di abbandono, nel 1989 si decise di compiere degli scavi ed il castello era totalmente ricoperta di terra, sassi e vegetazione che ne nascondevano l’effettiva consistenza.
La moschea di Segesta si può datare con sicurezza al XII secolo e fu certamente costruita dalla comunità musulmana che si stabilì sulla cima del Monte Barbaro in quell’epoca.
La costruzione della moschea, avvenuta nel periodo di dominazione normanna dell'isola è un simbolo di un'integrazione culturale e religiosa dei musulmani presenti all’epoca in Sicilia.

La moschea di Segesta (foto sotto), la più antica testimonianza musulmana in Sicilia, è lunga 20 m e larga 11 m ed era in origine divisa in due navate, parallele al muro della qibla (che indica la direzione della preghiera, verso la Mecca).
Un inguaribile viaggiatore a Segesta (TP) – scavi archeologiciProprio al centro di questo muro, per segnalarne la peculiarità, si apre la nicchia del mihrab, elemento presente in tutte le moschee antiche e moderne.

E’ stata proprio la scoperta di questa nicchia a permettere di attribuire al semplice edificio rettangolare la funzione di moschea.
La distruzione della moschea di Segesta dovette avvenire agli inizi del XIII secolo in seguito all’arrivo di un signore cristiano che costruì il vicino castello.
Alla stessa comunità musulmana che frequentava la moschea si possono anche attribuire alcune abitazioni ed il cimitero di rito musulmano rinvenuto nei pressi del teatro.

Dopo aver visitato il parco archeologico di Segesta potete andare in una dei ristoranti di questa parte della Sicilia e così avere la possibilità di assaporare dell’ottimo pesce fresco ed anche alcuni dei piatti tipici che la Sicilia vi offre, tra i quali vi ricordo: gli arancini con carne e piselli, i vermicelli con melanzane, la zuppa di fave, le sarde a beccafico alla palermitana e la caponata di melanzane.

Tra i dolci tipici vi ricordo gli sfinci, la cassata alla siciliana e gli immancabili cannoli alla siciliana.
Segesta è una delle tante bellezze che una terra piena di fascino come la Sicilia offre ai viaggiatori interessati all’arte, alla cultura ed ad un mare incontaminato.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

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SCHEDA TECNICA SEGESTA

Per ulteriori informazioni:
Azienda Provinciale Turismo
Via San F.sco D'Assisi, 27 Trapani
tel. 0923/545511 fax 0923/29430
Email: apttp@apt.trapani.it

Sito Web:
Sito Azienda Provinciale Turismo: www.apt.trapani.it/Segesta

Come si raggiunge:
In auto:
Autostrada A29 (Palermo-Trapani) - Uscita Segesta
In treno:
linea Palermo-Trapani - stazione Calatafimi
Distanze: Roma 1000 Km, Milano 1545 Km, Venezia 1503 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno