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lunedì 30 gennaio 2012

Ricomincio da tre: Porto Rico,

Repubblica Dominicana e isole vergini

americane

Resort esclusivi e spiagge isolate: molta mondanità ma anche sport e attività per tutti i palati

Salve inguaribili viaggiatori, oggi continuo a farvi sognare con il mare d'inverno e vi ricordo che l'immagine di queste tre isole è quella classica, da cartolina. Quella che rimane impressa nello sguardo, come un tatuaggio. Ma lo spirito autentico del Caribe va anche oltre ed è fatto di piccole cose da scoprire, lontano dalle rotte turistiche.

Navigando da ovest a est s'incontra Porto Rico, l'isola che è sotto la giurisdizione degli Stati Uniti ma che mantiene un forte carattere latino. Quello che si vive nella capitale San Juan, dove la notte trascorre a suono di salsa e merengue, o a Ponce, la seconda città dell'isola, fondata nel 1692 da Juan Ponce de Leén, con i suoi edifici neoclassici e il museo che custodisce Flaming June, il quadro-mito dei Carabi.

Una meta perfetta per ogni genere di attività sportiva e di avventura, ma che sa offrire pure angoli defilati e tranquilli, come i nuovi ecolodge nel folto della foresta pluviale di El Yunque, un luogo amato dai Tainos, la prima popolazione amerindia dei Caraibi, che credeva che il dio della felicità vivesse qui. E poi ci sono i bungalow sul mare nelle isolette di Vieques e Culebra, raggiungibili in traghetto e dove lo stile di vacanza è semplice, scandito da relax al j sole e immersioni in acque ricche di pesci tropicali.

Natura e cultura anche nella Repubblica Dominicana dove sono stati promossi nuovi tipi di turismo, come quello responsabile, lungo la Ruta del cafè, nel territorio montuoso fra le province di Salcedo e Bonao; si visitano le piantagioni e s'incontrano le popolazioni locali, anche con un coinvolgimento diretto nelle attività di sviluppo. Oppure il turismo archeologico, con il nuovo percorso della Ruta de Padre Nuestro e la visita di grotte con sorgenti d’acqua dolce in cui sono conservate rappresentazioni rupestri risalenti al periodo precolombiano.

L'isola si è aperta anche agli itinerari naturalistici, come quelli a cavallo nel parco nazionale Jaragua, ed ai soggiorni sportivi sulla costa nord che, grazie alle correnti leggere che riportano verso la spiaggia e ai venti progressivi, è diventata la nuova mecca per chi ama gli sport ecologici, come surf, windsurf e kitesurf.

Il cuore storico dell'isola batte a Santo Domingo, dichiarata nel1990 dall'Unesco Patrimonio dell'umanità, in virtù dei monumenti e palazzi storici del XV e XVI secolo che testimoniano la sua ricca storia coloniale.

Il passato si sposa con il presente al Museo d'Arte contemporanea, dove sono esposte le opere di artisti locali, mentre al Museo folklorico Morel di Santiago de Los Caballeros sono custodite le maschere dei carnevali più famosi dei Caraibi.

Carnevale che ogni anno è protagonista pure sulle Isole Vergini americane, dov'è festeggiato in momenti diversi: a St. Croix in dicembre, a St. John il 4 luglio e a St. Thomas in aprile. Sfilate in maschera, musica dal vivo, stand gastronomici e la presenza del mocko jumbie, il simbolo del carnevale, uno spirito danzante che cammina sui trampoli con il costume coperto da specchietti per attirare la luce e tenere lontano i demoni.

La più tranquilla delle Isole Vergini americane è comunque Water Island che si raggiunge con una breve traversata di taxi d'acqua da St. Thomas; per un tocco di mondanità ci sono resort esclusivi come Caneel Bay, a St. John, voluto a metà del secolo scorso da Laurance Rockefeller che s'innamorò del posto e acquistò quasi tutta l'isola, all'epoca coperta per l'85% dalla foresta pluviale.

Oggi si rifugiano qui Angelina Jolie e Brad Pitt, ma l'arcipelago è da sempre abituato a personaggi famosi, a partire dai suoi stessi figli, come Camille Pissarro, padre dell'impressionismo francese, nato nel 1830 a St. Thomas, che trovava ispirazione tra cielo e mare, in cima al Bluebeard's Castle, la torre del pirata Barbanera, dove oggi si trova un resort con vista mozzafiaro,

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

mercoledì 4 novembre 2009

Il sorriso delle persone, ovvero

la Repubblica Dominicana.


Salve inguaribili viaggiatori, la meta che volevo oggi segnalarvi è la Repubblica Dominicana.
Era il 6 dicembre del 1492, quando Cristoforo Colombo a bordo della caravella “Santa Maria” vide l’isola di Hispaniola.


Scrisse nel suo diario che era un’isola meravigliosa, da restare senza parole. Sono passati cinque secoli e l’isola, ora divisa in due nazioni (Haiti e la Repubblica Dominicana), conserva ancora intatta tutta la sua naturale bellezza.

La Repubblica Dominicana è popolata da cittadini di razza meticcia, la caratteristica di tutti loro è la vitalità, l'allegria che sprizza dai pori della pelle e contagia tutti. Non vi salverete! Il sorriso della gente ti accende la voglia di vivere e di scoprire le bellezze di questa terra meravigliosa.

Quali sono i motivi per cui molte persone sono attirati dalla Repubblica Dominicana? Semplice, perchè è un paese dalle mille sfumature, provate ad immaginare il verde brillante delle palme, i variopinti e solari colori delle case, i colori intensi dei fiori, l'azzurro cristallino del mare.

Se visiterete questa magnifica isola, non rimanete chiusi in un villaggio turistico, ma visitate l'intera e magnifica isola. Rimarrete incantati dell'intero paesaggio e della splendida accoglienza che vi riserverà la gente del posto.

Iniziamo ora con una breve descrizione di tutto quello che quest’isola può offrire.

Santo Domingo de Guzmàn

Santo Domingo (ufficialmente Santo Domingo de Guzmàn), è la capitale della Repubblica Dominicana e sorge sulla costa meridionale dell'isola di Hispaniola, alla foce del fiume Ozama nel Mare delle Antille.
 Un inguaribile viaggiatore nella Repubblica Dominicana (Santo Domingo) – Parque Colòn statua Cristoforo Colombo detto El Almirante Fu Bartolomeo Colombo, fratello del grande navigatore, a fondarla nel 1498. Era il giorno di San Domenico e la città, naturalmente, prese il suo nome.

Il suo centro storico, edificato ai tempi di Cristoforo e Bartolomeo Colombo, è il più antico esempio di città coloniale di tutto il continente americano.

Nel 1990, il centro coloniale della città, che tra le sue mura custodisce più di trecento monumenti di interesse storico, è stato dichiarato dall'UNESCO ”Patrimonio dell'Umanità“.

La Cattedrale Santa Maria la Menor, Primada de America, fu la prima costruita nel Nuovo Mondo, nel 1521.
Questo è solo uno dei primati di Santo Domingo che è stata anche la prima Capitale del Nuovo Mondo.

Di fronte c'è il Parque Colòn con la ressa di turisti per farsi fotografare sotto la statua de "El Almirante", (foto sopra) col dito puntato a nord ovest dell'isola, primo luogo da lui scoperto.

Una tappa obbligatoria è la visita al “Faro a Colon”, moderno monumento dedicato appunto a Colombo (Colon), scopritore del Nuovo Mondo.
E’ alto 30 metri, a forma di croce, inaugurato per i 500 anni della scoperta delle Americhe. All'interno c'è un sacrario in cui si dice siano conservate le spoglie del navigatore genovese che però non si stabilì mai a Santo Domingo.

Il faro ha la forma di croce perchè si ispira ad una famosa frase di Colombo “Mettete una croce su tutte le strade affinché Dio ci benedica”.

Un inguaribile viaggiatore nella Repubblica Dominicana (Santo Domingo) - Plaza Espana (Alcazar)In Plaza Espana, (foto a destra) possiamo ammirare l'Alcazar, affascinante palazzo a due piani traforato con logge ed arcate.

Fino al 1516 fu la casa di Diego, figlio di Colombo e viceré dell'isola. Si può visitare con un giro attraverso stretti corridoi e ripide scalette, questa meraviglia in stile mudejar con tracce rinascimentali: 22 stanze, non molto ampie, arredate con pezzi d'antiquariato, alcuni arrivati dalla Spagna, tutti d'epoca.

Gli amanti dei souvenir non possono farsi mancare un giro nella zona del “Mercato modelo” una specie di grande centro commerciale in salsa caraibica!!!
Qui troverete un ottimo artigianato locale, fantastici sigari, il famoso rhum, del purissimo cacao ed uno squisito caffè.

Una regola che bisogna sempre tener conto è che con i dominicani bisogna contrattate sempre il prezzo d’acquisto dei prodotti perchè rientra nella loro cultura.

L’isola di saona

L’Isola è situata a sud est della Repubblica dominicana, quasi di fronte alla città La Romana.
La leggenda narra che il nome dell’isola deriva da Savona, la città natale del marinaio che per primo la avvistò. L’intera isola Saona è proclamato Parco Nazionale, per il suo grande patrimonio naturale di fauna e flora.

L’isola di giorno balla al ritmo della musica dei moltissimi turisti, mentre di notte è disabitata, infatti, a Saona non ci sono strutture per turisti, ma si può scegliere di dormire negli hotels situati a Bayahibe, da dove sono organizzate escursioni giornaliere.
Un inguaribile viaggiatore nella Repubblica Dominicana (Santo Domingo) - Isola di saona (panorama) Che dire di questa isola? E’ così che io mi immagino il paradiso, un mare azzurrissimo e selvaggio una spiaggia bianchissima e piena di palme e vegetazione verdissima.

Non potete non fermarvi nella località delle cosiddette "piscine naturali", una zona con il fondale sabbioso molto basso, l'acqua tra il turchese e lo smeraldo e soprattutto piena di stelle marine di grandi dimensioni adagiate tranquillamente sul fondo.

Per gli amanti dei balli caraibici, merita una menzione a parte il Merengue, che nasce nella Repubblica Domenicana nel XVI secolo, ad opera degli schiavi importati dall’Africa per coltivare lo zucchero.

Un modo di dire dominicano è: ''Hay una isla que baila" ovvero “C'è un'isola che balla” e non appena mettete piede nella Repubblica Dominicana capite benissimo cosa significa: in quest’isola si vive di merengue, scandisce il ritmo del giorno e della notte, coinvolgendo tutti; dominicani e turisti, giovani e anziani, donne e uomini.

E’ un ballo nato come arma di seduzione, utilizzato dal cavaliere per corteggiare la dama. Il Merengue, come la maggior parte delle danze popolari sudamericane, si basa sull’improvvisazione.
Se siete appassionati di questo genere di balli, non potete non visitare quest’isola.

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: La Martinica: l'isola dei fiori. oppure Il tempio ed il teatro di Segesta (TP) oppure Il sincretismo religioso di San Juan Chamula.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

SCHEDA TECNICA REPUBBLICA DOMINICANA


Per ulteriori informazioni:
Ente del Turismo della Repubblica Dominicana
Piazza Castello, 25- 20121 Milano
tel.: 02 8057781 - fax: 02 865861
E-mail: enteturismo.repdom@gmail.com

REPUBBLICA DOMINICANA TOURISM
Calle Cayetano Germosen, Esquina Avenida Gregorio Luperón
Santo Domingo, Repubblica Dominicana
Telefono: 809-221-4660
E-mail: info@godominicanrepublic.com

Siti Web:
Ente turismo Dominicano: www.godominicanrepublic.com

Come si raggiunge:
In Aereo:
Non esistono voli di linea diretti dall’Italia alla Repubblica Dominicana. Diversi Tour Operator organizzano voli charter dai principali aeroporti italiani.

Ambasciata
Ambasciata d’Italia a Santo Domingo
Calle Rodriguez Objio, 4 - Gazcue - Santo Domingo, D.N.
Tel.: +1-809-682-0830 ext. 221 - Fax.: +1-809-682-8296
E-mail:ambsdom.mail@esteri.it
Web: www.ambsantodomingo.esteri.it

Documenti: Per i cittadini italiani serve il passaporto con validità di almeno 6 mesi senza obbligo di visto per soggiorni turistici fino a tre mesi
Fuso orario: 5 ore in meno rispetto all'Italia, 6 quando in Italia vige l'ora legale.
Voltaggio energia elettrica: Corrente elettrica a 110 volt con spine di tipo americano, per cui è necessario munirsi di un adattatore.

Valuta: L’unità monetaria è il Peso, diviso in 100 centavos.
(1 dollaro USA = 28 pesos circa). Gli Euro vengono cambiati ovunque.
Vacinazioni obbligatorie: Nessuna vaccinazione obbligatoria
Periodo consigliato: Clima caldo umido tropicale tutto l'anno. Stagione delle piogge da maggio ad ottobre, secca da novembre ad aprile.