volevo oggi segnalarvi che dal 13 al 14 ottobre 2012 a Casez in val di Non si terrà la festa “Pomaria” dove arte, cultura, gastronomia, musica e tradizione si fondono in un tutt’uno.
Pomaria, dal latino “pomarium” ovvero frutteto ed in onore di Pomone, dea protettrice dei frutteti, rappresenta il forte legame che esiste tra gli abitanti della Val di Non che sanno valorizzare il loro passato per far conoscere la propria cultura.
Da diversi anni Pomaria è l’appuntamento con la raccolta delle mele Melinda D.O.P. e con i sapori “di prossimità” e si presenta sempre di più come un grande laboratorio diffuso, verde ed interattivo, dove il pubblico incontra un modello interessante di agricoltura e sperimenta veramente realtà enogastronomiche artigianali, avendo l'occasione di imparare a fare... delle cose (dolci, marmellate, conserve, raccogliere le mele, confrontarsi con la degustazione di microproduzioni di cibo e vino).
L'obiettivo è quello di far passare l'idea che l'agricoltura è una cosa viva, vicina alle persone e il "far da sé" permette di vivere una modalità di sostenibilità "possibile" e divertente.
Un'altra particolarità dell'evento Pomaria è quella di trasformare il borgo di Casez (Tn) in cui svolge la manifestazione in un grande laboratorio diffuso "green" a cielo aperto.
Il valore aggiunto della festa Pomaria è proprio quella di mettere veramente al centro delle due giornate il suo pubblico per farlo entrare in contatto con l'agricoltura e i suoi prodotti, valorizzando i processi artigianali e il "far da sé" come modello di una sostenibilità possibile.
Gli inguaribili viaggiatori che visiteranno Pomaria non si limiteranno, alla semplice visita, ma se lo desiderano avranno la possibilità di prendere parte a numerose attività che sono la vera anima della manifestazione: raccolta delle mele, laboratori dove si lavora veramente per confezionare dolci e marmellate, concorsi d’arte e sfide tra gli esemplari di mela più belli e più “grandi”.
Tra gli appuntamenti interattivi più interessanti di questa edizione di Pomaria, figurano le degustazioni di Slow Food. Uno degli appuntamenti più divertenti è il coinvolgimento del pubblico nella ricerca del gusto dei cibi e dei vini (o distillati) che si stanno assaggiando. Ciò che sorprende di più il pubblico è la capacità di identificare un’essenza o ritrovare, per esempio, in un formaggio la nota precisa di un’erba. Così come in un vino la traccia nitida del sentore di un frutto o di una spezia.
Un’altra attività che negli anni passati ha raccolto l’entusiasmo del pubblico è la possibilità di raccogliere personalmente la propria cassetta di mele direttamente dagli alberi.
Un campo di mele viene lasciato a disposizione dei visitatori che sotto la guida dei “maestri contadini” imparano la tecnica per staccare i frutti dal melo con un colpo secco e preciso che evita al picciolo di sfilarsi dalla mela.
Dopo essersi cimentati con questa tecnica, ci si può portare a casa la propria cassa da 15 chilogrammi e provare la soddisfazione di gustare il profumo e la croccantezza di un frutto appena raccolto.
Chi di voi fosse curioso di scoprire qualcosa di più sulla coltivazione delle mele può visitare “Mondo Melinda” dove potrà scoprire il percorso di una mela, dall’albero al fruttivendolo sotto casa.
Per maggiori informazioni sulle visite guidate o sul mondo Melinda in generale, potete visitare il sito: www.melinda.it/visita o leggere il racconto della mia visita: Un inguaribile viaggiatore a Mondo Melinda oppure vedere il filmato che ho girato durante quella visita: Canale Youtube di inguaribile
Gli organizzatori di Pomaria hanno prestato molta attenzione ai bambini che saranno coinvolti sia nella preparazione di dolci e confetture, sia in numerosi laboratori artigianali di piccola falegnameria e lavorazione di lana e feltro, creati appositamente per loro.
Qualche numero è sicuramente utile per mettere a fuoco l’identità della festa Pomaria: 18.000 le presenze del 2011, più di 50 espositori, 20 appuntamenti Slow Food, 10 degustazioni guidate, 10 laboratori, circa 25 attività per i bambini.
La stessa logica della prossimità vale per la ristorazione che offre unicamente piatti preparati con ingredienti del luogo, espressione di ricette della tradizione o di interessanti rivisitazioni.
Una tra tutte l’orzotto alla mortandela, mantecato con Trentingrana e burro dei caseifici della valle.
In concomitanza al weekend di Pomaria, l’autunno “del gusto” della valle trentina propone, dal 28 settembre al 14 ottobre, la XXVI edizione della rassegna “Gli Antichi Sapori della Val di Non”. In questo periodo alcuni ristoratori proporranno – al prezzo di 35,00 Euro - un menu speciale incentrato sulle ricette della tradizione reintrepretate creativamente e associate, portata dopo portata, a vini trentini selezionati ad hoc per esaltare il sapore dei piatti. |
A favore delle zone terremotate sarà devoluto l’incasso della tradizionale cena di gala che riunisce i migliori chef della valle trentina.
Gli inguaribili viaggiatori che desiderano vivere il week end di Pomaria, godendo della tipica ospitalità locale può approfittare dei pacchetti offerti dagli agriturismi e dagli hotel che aderiscono all’iniziativa.
A partire da 143,00 Euro a persona si ha diritto a due pernottamenti in camera doppia con trattamento di pernottamento e prima colazione. Il pranzo con degustazione presso una delle isole del gusto di Pomaria, una visita degustazione con pranzo e presso un’azienda dove si produce il raffinato balsamico di mela e il sidro, un’escursione nei canyon della Valle di Non e allo spettacolare Santuario di San Romedio. (leggi il racconto della mia visita: Un inguaribile viaggiatore al Santuario di San Romedio)
Per maggiori informazioni:
Sito di Pomaria 2012: www.pomaria.it
Sito dell’APT della Val di Non: www.visitvaldinon.it
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