Salve inguaribili viaggiatori,
Oggi un nostro lettore, Modestino Picariello, ci invia una ricetta della provincia di Avellino, ovvero i fagioli alla zuppecona.
Ecco la sua ricetta:
Tra le promesse, a volte non mantenute, delle sagre di paese, c’è sicuramente
l’assaggio e la degustazioni di sapori antichi, prima ancora che piatti tipici, riscoperti per folklore e tradizione.
| Può capitare così che le ultime generazioni scoprano il cibo dei propri nonni e capiscano quanto le pietanze fatte con tempi, attenzioni e scelte che questo mondo moderno ha dimenticato abbiano un gusto incredibile già al primo assaggio.
E’ il caso dei “fagioli alla zuppecona”, |
| antica pietanza, variante della zuppa di fagioli, del caratteristico comune di San Potito Ultra, in provincia di Avellino, riproposta in occasione di “Ultrarte”, rassegna di arti e mestieri antichi con gastronomia povera ed artisti di strada, svoltasi a San Potito Ultra il 15 e il 16 giugno.
Forse per scelta, lo stand dei “fagioli alla zuppecona” era posto alla fine del percorso della rassegna, dopo |
| tutte le attrazioni e gli altri cibi più comuni (tra cui l’immancabile, in Irpinia, caciocavallo “impiccato”): sembrava che aspettasse chi lo avesse scelto apposta, come primo motivo della festa, per ringraziarlo con una soddisfazione del palato senza pari.
Ingredienti semplici, tempi di cottura lenti, un gusto ricco ed avvolgente, che risveglia i sensi e fa dire, |
orgogliosamente, alle tenutarie dello stand:”Chiunque l’abbia provato, ne ha chiesto poi una doppia porzione”.
Ma veniamo agli ingredienti di questa ricetta:
fagioli cannellini,
crostoni di pane raffermo, base del piatto che la stessa zuppa provvede ad ammorbidire rendendoli particolarmente pregni del suo gusto,
cipolla ramata di Montoro (da poco tempo riconosciuta tra le eccellenze della terra irpina),
una foglia di basilico
peperoncino tritato.
Basilico e peperoncino sono aggiunti a crudo, per rendere ancora più intenso il sapore: il risultato resta spettacolare, se consideriamo la facilità di preparazione e la semplicità degli ingredienti.
| Al primo assaggio colpisce la consistenza della crema di fagioli, corposa, ma senza appesantire, mentre l’odore della cipolla contribuisce a farsi sentire con un gradevole retrogusto.
Al secondo, colpendo con la punta del cucchiaio il fondo del piatto, il crostino risale, scrocchiando di piacere e gusto, e portando con se la punta del peperoncino tritato, avvolto nella crema bollente.
Il palato gongola, lo stomaco apprezza, il risultato finale è meravigliosamente soddisfacente, degno di un meritatissimo bis |
e do un posto nella memoria dei piatti semplici più apprezzati.
Se anche voi volete inviarmi il racconto di qualche vostro viaggio o di qualche ricetta che vi è riuscita particolarmente bene, lo potete fare inviando un'email a:
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