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martedì 26 aprile 2011

Il capoluogo della trinacria:

Palermo.


Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è Palermo.
Il capoluogo della Sicilia è una meta ambita da tantissime persone, soprattutto da chi ama il mare e la buona cucina. Palermo è la città che riesce a raccogliere tutti gli elementi più caratteristici della città più araba d’Italia.


Un inguaribile viaggiatore a Palermo – CattedraleL’accoglienza che la città di Palermo e del popolo palermitano saprà offrirvi è qualcosa di davvero eccezionale, a parte che non parliate male della loro città ovviamente. Il passato multietnico della città, si può ammirare nei monumenti sparsi per le varie zone di Palermo.

Tra i migliori monumenti da non perdere a Palermo vi segnaliamo: La Cattedrale di Palermo (foto a sinistra), monumento utilizzato come tempio, moschea e infine chiesa. Secondo alcuni racconti, al posto della Cattedrale prima c’era un tempio consacrato alla Vergine Maria.
La conquista di Palermo da parte dei Normanni, ha lasciato sulla chiesa una forte impronta bizantina.

Tra gli altri luoghi caratteristici di Palermo, segnaliamo il Cimitero sotterraneo dei frati Cappuccini impropriamente chiamato “Catacombe di Palermo“.
Le salme dei frati defunti sono pressoché intatte dal 1599, grazie ad antiche opere di conservazione che solamente i frati cappuccini conoscevano. Questo rende le Catacombe di Palermo una delle mete turistiche più apprezzate dai visitatori.

L’itinerario della visita di Palermo prosegue verso la Chiesa della Martorana (foto sotto), più comunemente conosciuta come la Santa Maria dell’Ammiraglio. La sua costruzione risale al 1143 e dimostra l’influenza bizantina di quel tempo. Le monache del convento, inventarono dolci a forma di frutta fatti con il marzapane e da qui, deriva il nome dei dolci famosi di Palermo: la Frutta Martorana.

Un inguaribile viaggiatore a Palermo – chiesa della martoranaChi ama i musei, non può assolutamente perdere il Museo Archeologico Regionale, uno dei più importanti di tutto il Mediterraneo. Al suo interno sono gelosamente custoditi reperti che ripercorrono la storia della città di Palermo.
Potrete ammirare le collezioni che narrano la storia della Sicilia, con i suoi dominatori e i resti di un passato che vive ancora per le strade di Palermo.

Anche gli amanti dell’opera lirica trovano soddisfazione a Palermo, in quanto vi è il teatro più grande d’Italia, il teatro Massimo Vittorio Emanuele che fu inaugurato la sera del 16 maggio 1897

Se volete vivere da veri palermitani, non potete non fare un giro al mercato della Vucciria, che è uno dei mercati con più tradizione a Palermo.

Infine, dovete assolutamente provare i prodotti tipici dell'enogastronomia tradizionale di Palermo: pane e panelle, pasta con le sarde, frutta martorana e il pecorino salato.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: La città ideale: Urbino. oppure Il tempio ed il teatro di Segesta (TP). oppure Relax e natura a Lagonegro.

SCHEDA TECNICA PALERMO

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Informazioni Turistiche di Palermo
Piazza Castelnuovo, 34
90141 Palermo
Tel. 091.6058351 - Fax 091.586338
Orari di apertura: lunedì - venerdì 8.30-14.00 / 14.30 - 18.30
Email: info@palermotourism.com

Siti web:
Palermo Tourism: www.palermotourism.com

Come si raggiunge:
In aereo:
L'aeroporto di Palermo è collegato con il resto d'Italia e d'europa da diverse compagnie aeree che offrono diversi voli low cost
In auto:
Autostrada A3 Salerno Reggio Calabria, poi il traghetto Reggio Calabria-Messina e poi l’autostrada A20 Messina-Palermo
In treno:
La stazione principali di Palermo è la stazione centrale (in piazza Giulio Cesare).
In traghetto:
I traghetti partono giornalmente da Genova, Livorno, Civitavecchia, Napoli.

Distanze: Roma 921 Km, Milano 1473 Km, Venezia 1424 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno.

lunedì 18 aprile 2011

Relax e natura: Lagonegro.


Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è Lagonegro, una cittadina della Basilicata, che si trova in provincia di Potenza.


Un inguaribile viaggiatore a Lagonegro – una via del borgo vecchioState cercando un luogo, dove trascorrere una vacanza all’insegna del relax?
È arrivato il momento di conoscere Lagonegro, territorio diviso tra mare e montagna, dove la serenità è di casa.

Le origini della cittadina sono controverse, ma la teoria più accreditata fa derivare il borgo da un insediamento romano denominato Vicus Mendicoleius; pare addirittura che appena fuori del borgo vi sia una piccola chiesetta (detta del Rosario) sorta su un tempio pagano dedicato a Giunone.

Il comune di Lagonegro vanta uno scenario idilliaco, dove la natura e il clima piacevole sembrano invitare i visitatori. Preparatevi ad essere immersi tra castagneti e faggeti, in un luogo meraviglioso sotto l’aspetto naturalistico. Durante il periodo estivo, Lagonegro è una località che merita per chi cerca un luogo dove trascorrere un soggiorno rilassante.

Il centro di Lagonegro si presenta con un aspetto tipicamente medievale. Per raggiungere la Piazza del Purgatorio, si sale una scalinata molto ripida che conduce alla parte alta. A questo punto, preparatevi ad entrare nella parte antica della città, chiamata Castello.
Meritono una visita alcuni monumenti che si trovano sul territorio, come la chiesa di San nicola.

Un inguaribile viaggiatore a Lagonegro – Chiesa di Sant'AnnaLe sorprese continuano a sud-ovest del nucleo abitato, su un altopiano immerso nel bosco: qui il monastero di Santa Maria degli Angeli, del IX secolo, custodisce una splendida pala d’altare del XVIII secolo. Mentre sul Monte Sirino è presenta la Cappella della Madonna della Neve, un posto meraviglioso per ritrovare la propria spiritualità.

Secondo una tradizione locale sarebbe morta e sepolta a Lagonegro la Monna Lisa, la gentildonna ritratta da Leonardo da Vinci.

Se amate la natura, lasciatevi avvolgere dal fascino di Lagonegro, per immergervi in una lunga passeggiata nella natura, lanciandovi in un avventura che vi permetterà di scoprire il territorio circostante.

Non lontano dalla città, infatti, c’è il Lago di Laudemio, immerso in una splendida riserva regionale a cui dà il nome.

Lagonegro è una località che può esser visitata anche durante l’inverno, visto che sul territorio è presenta una pista sciistica, dotata di impianti di sci alpino e di fondo. Che ne dite? Vi è venuta voglia di viaggiare in Basilicata?

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: Heidelberg: la perla romantica sul fiume Neckar oppure Dubrovnik: la perla della Croazia oppure Bologna: la dotta, la rossa e la grassa.

SCHEDA TECNICA LAGONEGRO

Per ulteriori informazioni:
APT Basilicata
Via del Gallitello 89 - 85100 Potenza
Tel. 0971-507622
Email: potenza@aptbasilicata.it

Siti Web:
Comune di Lagonegro: www.comune.lagonegro.pz.it
Apt Basilicata: www.aptbasilicata.it

Come si raggiunge:
In auto:
Lagonegro Nord: che esce direttamente sulle strade statali SS19 ed SS585.
Lagonegro Sud : che esce direttamente sul paese sulla SP26
In treno:
Purtroppo Lagonegro non è raggiungibile in treno in quanto la stazione ferroviaria è stata chiusa negli anno 80.
In aereo:
L’aeroporto più vicino a Lagonegro è l’aeroporto di Napoli Capodichino (188 km) o Lamezia Terme (202Km) dove atterrano aerei da tutta Italia.

Distanze: Roma 388 Km, Milano 933 Km, Venezia 891 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno

lunedì 4 aprile 2011




Questo articolo è stato trasferito sul nuovo sito degli inguaribili viaggiatori per leggere l’articolo basta cliccare su: Il mare stupendo di Amantea





lunedì 21 marzo 2011

La bella ed affascinante

Sabbioneta (Mn).


Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è Sabbioneta in provincia di Mantova.


Un inguaribile viaggiatore a Sabbioneta (Mn)Sabbioneta oltre che essere uno dei massimi esempi dello stile architettonico rinascimentale lombardo, è famosa perché rappresenta l'ideale di città del Rinascimento voluto dal Duca Vespasiano Gonzaga Colonna: una città a misura d'uomo, tappa obbligatoria per chi, anche in una sola giornata,vuole immergersi nella quiete di una città che vive in simbiosi con la propria storia.

Nel 1556 su iniziativa del Duca Vespasiano Gonzaga Colonna inizia la trasformazione di Sabbioneta basata sull'ideale classico che si rifaceva al modello romano, quindi pianta ortogonale con una trentina di “insulae” tipiche del “castrum” divise in due settori. In quello orientale si trovava la piazza Ducale che costituiva il centro politico-religioso, mentre in quello orientale trovavano posto gli edifici delle sfera privata.

Lo stupefacente scacchiere urbanistico di Sabbioneta lascia trasparire la propria anima e la particolare articolazione storica di città militare e al contempo residenziale, di corte rinascimentale e rurale.
Terminati i lavori, nel 1562 il Duca Vespasiano obbligò i suoi sudditi di abitare la nuova Sabbioneta che divenne così una specie di piccola Atene, questo grazie alla corte coltissima ed illuminata che la frequentava.

La sua fedeltà alla casata degli Asburgo gli valse la possibilità di innalzare Sabbioneta al livello di Ducato autonomo (1577).
Come capitale di un piccolo stato indipendente, Sabbioneta grazie alla sua avanzata struttura difensiva, si presentava principalmente come una fortezza.

La visita di Sabbioneta può avere inizio dalla costruzione capolavoro dovuta al vicentino Vincenzo Scamozzi: il Teatro all'antica, primo esempio assoluto di teatro stabile. Una struttura elegante a pianta rettangolare con all'interno una gradinata ed una loggia circondata da dodici statue di divinità.Un inguaribile viaggiatore a Sabbioneta (Mn)

Proseguiamo la visita di Sabbioneta raggiungendo la piazza d'armi delimitata dalla Galleria degli Antichi (la terza galleria più lunga d’Italia) dove entriamo per ammirare i capolavori che vi stanno: putti che reggono festoni vegetali, figure allegoriche femminili quali Astronomia, Poesia, Musica, Geometria, Fama, e poi ancora le quattro Virtù Cardinali, le tre Virtù Teologali con le quattro stagioni. Ecco l'Inverno con i suoi agrumi, la Primavera che sparge i fiori, l'Estate con la cornucopia colma di spighe, ed infine l'Autunno con una coppa di frutti.

Dalla Galleria si raggiunge quella che fu l'abitazione privata di Vespasiano ovvero il Palazzo del Giardino.
Questo edificio meglio di altri esprime la personalità, l'ideale umanistico e l'amore per il mondo classico del Duca. All'esterno è completamente anonimo, mentre all'interno troviamo sale, salette e passaggi decorati in modo elegante con affreschi e stucchi.

La fantasia degli artisti si è sbizzarrita nel creare e decorare ambienti quali la sala di Marte, la sala dei Venti, il camerino di Venere, il camerino dei Cesari, la sala delle Olimpiadi, la sala dei Miti, il corridoio di Orfeo, la sala degli Specchi, la sala dei Sogni.

Un inguaribile viaggiatore a Sabbioneta (Mn) - DuomoLa residenza ufficiale dei Duchi di Sabbioneta però era il Palazzo Ducale.
Questo edificio ha subito nel corso dei secoli diversi ed importanti danneggiamenti.
Per fortuna è ancora possibile ammirare i soffitti lignei della sala degli Ottagoni, della sala dei Grappoli, della sala dell'Angelo, della sala dei Leoni.
Molto bella e pregevole è la Galleria degli Antenati che una volta ospitava la libreria privata di Vespasiano.

Infine, a Sabbioneta trova spazio anche una Sinagoga: l'edificio attuale è una ricostruzione, datata 1824, dell'originario tempio, risalente alla fondazione della città nella quale la comunità ebraica esercitò sempre un ruolo di primo piano.
Molti degli arredi attualmente presenti nella sinagoga sono originali del XVI secolo.

Nelle sere d'estate si svolgono diverse manifestazioni e concerti che rendono la Sabbioneta ancora più emozionante.

A Sabbioneta potrete degustare le specialità locali, come i tortelli di zucca, la torta sbrisolona, i biscotti “Filos”, i salumi e tanti altri prodotti tipici delle terre mantovane.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: Un luogo carico di energia: l'abbazia di San Galgano oppure La città ideale: Urbino. oppure Tour in auto d'epoca nella valtenesi.

SCHEDA TECNICA SABBIONETA (MN)

Per ulteriori informazioni:
IAT - Ufficio del Turismo - Pro Loco Sabbioneta
Piazza d'Armi, 1 - Palazzo Giardino
Orari di apertura:
Da Aprile a Ottobre: Feriali: 09:30 – 13:00 14:30 – 18.00
Sabato e festivi: 09:30 – 13:00 14:30 – 18.30
Da novembre a marzo: Feriali: 09:30 – 13:00 14:30 – 17.00
Sabato e festivi: 09:30 – 13:00 14:30 – 18.00
Lunedì chiuso (escluso festivi).
Tel. / fax +39 0375 52039
e-mail: iat@sabbioneta.org

Siti Web:
IAT Sabbioneta: www.iatsabbioneta.org

Come si raggiunge:
In auto:
Autostrada A22, uscita Mantova poi SS420 direzione Casalmaggiore, Parma.
Autostrada A4, uscita Desenzano del Garda poi SS343
Autostrada A1, uscita Parma poi SS343 direzione Colorno, Casalmaggiore e da qui SS420 direzione Mantova
Autostrada A21, uscita Cremona poi direzione San Giovanni in Croce, Casalmaggiore, poi SS420 direzione Mantova.
In treno:
Stazione di Casalmaggiore (a 6 km da Sabbioneta, poi taxi o bus).
In pulman di linea:
Da Mantova: linea Mantova - Viadana.
Da Parma: linea TEP per Sabbioneta.
In aereo:
l’aeroporto più vicino è l’Aeroporto Catullo, Villafranca, (Verona) distatnte 55 Km.

Distanze: Roma 493 Km, Milano 146 Km, Venezia 193 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno.

lunedì 14 marzo 2011

L’Arco di Traiano di Benevento.


Salve inguaribili viaggiatori,
La meta che volevo oggi segnalarvi è Benevento.


Siamo nella splendida Campania, la regione più caratteristica d’Italia che in qualsiasi stagione dell’anno, accoglie i turisti con il suo caratteristico sapore mediterraneo.
Un inguaribile viaggiatore a Benevento – Arco di TraianoUn tempo Benevento si chiamava Maleventum, ma con la vittoria dei romani e la conquista della città, il nome venne modificato in quello attuale.

Benevento si trova nel cuore della Campania, dove il territorio è caratterizzato dalla presenza degli Appennini.

Merita una visita il centro di Benevento, dove potrete gustarvi tutte le bellezze architettoniche che ricordano i bei tempi.

E’ un piacere passeggiare lungo le strade di Benevento e scoprirne le bellezze architettoniche e monumentali, percorrendo un itinerario magico attraverso i secoli e popoli diversi.

Nel vostro girovagare per Benevento dovete assolutamente fare una vista all’Arco di Traiano (foto sopra), realizzato in nome dell’imperatore di Roma nel 114. Un tempo l’arco corrispondeva all’ingresso cittadino della via Traiana, una via che ai tempi facilitava i viaggi verso la città Eterna.

Il Duomo di Benevento è stato consacrato nel 780 dal vescovo Davide, ma con la seconda guerra mondiale fu danneggiato gravemente.

Un inguaribile viaggiatore a Benevento - Ponte LeprosoIn realtà il vero gioiello di Benevento è la Rocca di Rettori, più comunemente conosciuto come il Castello di Benevento. Si trova in una posizione dominate sulle vie principali, al suo interno è integrato un centro termale detto Castellum Aquae realizzato in epoca Romana. Da vedere, infine, il Ponte Leproso (foto a destra), importante monumento romano che consentiva l’accesso a Benevento tramite la via Appia.

Visto quante cose ci sono da vedere a Benevento?

Una città davvero unica, piena di ricchezze e tradizione, che meritano una visita, almeno una volta nella vita. Ovviamente si consiglia di raggiungere questa località, durante il periodo estivo, quando il turismo raggiunge alti livelli.
Voi avete mai visitato Benevento? Che cosa vi ha colpito maggiormente? Fateci sapere la vostra esperienza di viaggio!

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: Un luogo carico di energia: l'abbazia di San Galgano oppure Il tempio ed il teatro di Segesta (TP). oppure Relax e natura a Lagonegro

SCHEDA TECNICA BENEVENTO

Per ulteriori informazioni:
Ente Provinciale per il Turismo di Benevento
Ufficio Informazioni
Via Nicola Sala, 31
tel. 0824.319911 - 0824.319920 fax 0824.312309
e-mail: info@eptbenevento.it

Siti Web:
Ente Provinciale per il Turismo di Benevento: www.eptbenevento.it

Come si raggiunge:
In auto:
Autostrada A1 Milano Napoli Uscire a Caianello. Proseguire per Strada Statale Telesina per 59.8 km;
uscire a Benevento Centro.
Autostrada A14 (Bologna - Bari), uscire a Termoli e percorrere la strada statale 88"Dei Due Principati" (Campobasso – Termoli)
In treno:
Collegamenti ferroviari per Avellino, Campobasso, Foggia - Bari, Caserta, Napoli, Roma.
In aereo:
L’aeroporto più vicino è quello di Napoli (80Km) raggiungibile con diversi voli a basso costo.

Distanze: Roma 236 Km, Milano 788 Km, Venezia 739 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno.

lunedì 7 marzo 2011

Il colle dell’Infinito di

Recanati.


Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è Recanati.
Questa cittadina è famosa per aver dato i natali a Giacomo Leopardi, ma le Marche offre ai viaggiatori un itinerario davvero indimenticabile da vivere.


Un inguaribile viaggiatore a Recanati – Torre del BorgoUna volta arrivati a Recanati, avrete la possibilità di ammirare uno splendido panorama sulle campagne marchigiane, per respirare il profumo del passato che ritorna.

A poca distanza da Recanati, c’è il bellissimo mare Adriatico, che va a fondersi con il cielo per far intravedere la sagoma dell’ex Jugoslavia, durante le giornate più terse. Recanati da moltissime persone è stata soprannominata la città balcone, per via dei magnifici panorami che si possono ammirare da alcuni punti strategici.

Preparatevi ad assaporare il gusto delle viuzze antiche, e proprio in questo modo, potrete scoprire i punti panoramici di Recanati. Il “balcone” più famoso, reso noto grazie ai versi di Giacomo Leopardi è il Colle dell’Infinito, trasformato da alcuni anni come un parco tematico. (foto sotto)

Un inguaribile viaggiatore a Recanati – Colle dell'InfinitoInfatti, all’interno del Colle dell’Infinito, oggi ha sede il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura. Tra gli edifici più caratteristici da visitare di Recanati, segnaliamo il Palazzo Leopardi, la sua casa natale, tuttora abitato dai discendenti della famiglia e aperto alle visite dei turisti. All’interno del palazzo è racchiuso un tesoro inestimabile: una biblioteca con oltre 20 mila volumi raccolti dal padre di Giacomo Leopardi.

A pochi passi dalla casa di Giacomo Leopardi, c’è la casa della famosa Silvia e la chiesa di Santa Maria in Montemorello, dove Leopardi venne battezzato.
A Recanati merita una visita anche la Chiesa dei Cappuccini, che in sintonia con le regole dell’Ordine presenta forme lineari e pulite, senza ornamenti pesanti. Caratteristico l’altare maggiore, realizzato in noce e sormontato dal quadro della Madonna di Loreto.

Recanati è una città che merita una visita almeno una volta nella vita, siete pronti per lasciarvi affascinare dalla sua storia?

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: L'arco di Traiano di Benevento oppure L'affascinante Sabbioneta oppure Un mare stupendo: Amantea

SCHEDA TECNICA RECANATI (Mc)

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica
Complesso San Pietrino - Via Leopardi, 9/A
62019 - Recanati (MC)
Tel. e Fax. - 071 98 14 71
Email: info@recanatiturismo.it

Siti Web:
Comune di Recanati: www.comune.recanati.mc.it

Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica www.recanatiturismo.it

Come si raggiunge:
In aereo:
L'aereporto più vicino è l'aeroporto "Raffaelle Sanzio" di Ancona (40Km) che potete raggiungere con i voli low cost.
In auto:
Chi arriva da Bologna, deve Prendere l'autostrada A14, uscire al casello di Loreto/Porto Recanati.
Seguire quindi le indicazioni per Recanati.
Da Pescara: Percorrere l'autostrada A14
Uscire al casello di Loreto/Porto Recanati.
Seguire quindi le indicazioni per Recanati.
Mentre da Roma, Percorrere l'autostrada A1 fino al casello di Orte.
da Orte proseguire fino a Terni quindi scegliere tra 2 possibili percorsi:
alternativa A
Proseguire in direzione Foligno passando per Spoleto.
a Foligno imboccare la statale 77 in direzione Macerata passando per il valico di Colfiorito.
alternativa B
Passare per Serravalle seguire le indicazioni per Macerata, percorrere tutta la SS77.
Da Civitanova M. seguire le indicazioni per Recanati percorrendo la S16 o la A14 fino al casello Loreto/Porto Recanati
In treno:
Linea Roma-Ancona coincidenza per Porto Recanati;
- Linea Lecce-Milano coincidenza a Civitanova M. per Porto Recanati;
- Linea Firenze-Foligno coincidenza a Foligno per Fabriano (linea Roma-Ancona) e successivamente per Porto Recanati.

Distanze: Roma 195,3 Km, Milano 421,8 Km, Venezia 246,5 Km.
Periodo consigliato: tutto l’anno.

lunedì 17 gennaio 2011

Bologna: “la Dotta, la Rossa

e la Grassa”.


Salve inguaribili viaggiatori,
La meta che volevo oggi segnalarvi è Bologna. Ci sono molti modi per chiamare Bologna “la Dotta, la Rossa e la Grassa”, ma noi la classifichiamo solamente come una delle città più belle dell’Emilia Romagna.


Un inguaribile viaggiatore a Bologna – Fontana di NettunoBologna è Dotta, per la sua famosa università, la più antica d’Italia, fondata già nel 1088, che ancora oggi è frequentata da tantissimi studenti italiani e stranieri, con tutti i benefici che questo comporta.

Bologna è Grassa, per l'opulenza delle sue specialità gastronomiche; i tortellini sono ispirati all'ombelico di Venere, e le tagliatelle sono un omaggio ai lunghi capelli di Lucrezia Borgia.

Bologna è Rossa, per la passione politica e il colore dei laterizi che disegnano un centro storico medievale fra i meglio conservati in Europa.

Scegliere Bologna come meta per un weekend, permette di immergersi nell’atmosfera medievale di questa città ricca sotto ogni punto di vista ed una volta arrivati, potete passeggiare sotto i suoi portici, che corrono per circa 37 chilometri entro l'ultima cerchia muraria.

Arrivati a Bologna, potrete passeggiare per Piazza Maggiore con i palazzi del potere civile e religioso. Piazza maggiore è il salotto dei bolognesi che amano sostare e darsi appuntamento, confondendosi con i turisti trattati sempre con cordialità.

In questa piazza, potrete ammirare da vicino la famosa Fontana di Nettuno (foto sopra) del 1566, il Palazzo Comunale e la Basilica di San Petronio. Tutte testimonianze storiche che raccontano il passato di Bologna! Non perdete l’occasione di visitare la Basilica, la chiesa più importante della città, opera gotica a croce latina dalla bellezza straordinaria.

La sua costruzione inizio nel 1390 e ancora oggi è il simbolo dell’orgoglio civico degli abitanti di Bologna. Al suo interno sono presenti decorazioni in stile gotico, che offrono uno spettacolo architettonico davvero indimenticabile.

Vicino a piazza Maggiore, è invece il santuario di S. Maria della Vita che custodisce il Compianto sul Cristo Morto di Niccolò dell'Arca, uno dei più importanti gruppi scultorei in terracotta del Quattrocento. Concepito come un tableau vivant a grandezza quasi naturale, mette in scena sei personaggi percorsi da un dolore straziante di fronte al quale è impossibile non commuoversi.

Un inguaribile viaggiatore a Bologna – la torre degli Asinelli e la GarisendaUscita dalla basilica, dirigetevi verso la Torre degli Asinelli (foto a sinistra), struttura che un tempo aveva la funzione sia militare sia gentilizia.
La torre degli Asinelli di Bologna viene costruita agli inizi del 1100 dalla famiglia degli Asinelli e ceduta al Comune di Bologna già nel secolo successivo. Alta 97,20 m presenta uno strapiombo di 2,23 metri ed i visitatori, dopo aver percorso i 498 gradini della scalinata interna, possono arrivare fino alla cima della Torre degli Asinelli per ammirare lo splendido panorama dell’intera città.

Alla base della torre degli Asinelli, sono caratteristiche le botteghe artigianali di Bologna integrate negli archi del portico della rocchetta, proprio come accadeva nel medioevo.

Infine, se amate l’arte e siete a Bologna, non potete assolutamente perdervi la Pinacoteca Nazionale, dove sono custodie le opere di Raffaello, Carracci, Reni e di tantissimi altri artisti legati alla città di Bologna. La pinacoteca è aperta da martedì a domenica dalle 9.00 alle 19.00.

Nel vostro girovagare per Bologna, ricordatevi di andare a vedere casa Saraceni (via Farini 15), aperta alle visite durante le mostre temporanee allestite al piano terra. E’ uno dei più belli esempi della rinascenza cittadina (fine XV secolo), con un' elegante facciata in cui materiali ed elementi locali si uniscono a nuove geometrie d'ispirazione brunelleschiana.

La chiesa di Santa Cristina, è un autentico dono fatto a Bologna e agli appassionati di grande musica. Questa chiesa in un'unica navata con quattro cappelle laterali è uno splendido compendio della pittura bolognese del '500 e '600. Costruita come una cassa armonica, gode di un' ottima acustica ed è sede della Schola Gregoriana Benedetto XVI. Ospita frequentatissime rassegne di musica colta con testimonial d'eccezione ma anche appuntamenti di musica sperimentale e di ricerca, molto apprezzate dagli inguaribili viaggiatori di Bologna.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: Tra arte e buona tavola: Modena oppure La città stellata: Palmanova oppure L'arco di Traiano di Benevento

SCHEDA TECNICA BOLOGNA


Per ulteriori informazioni:
Comune di Bologna
Settore Marketing Territoriale
Unità Informazione e Accoglienza Turistica
Piazza Maggiore 1/E
40100 Bologna
Tel. 051 239660 - 051 6472113 Fax 051 6472253
Email: TouristOffice@comune.bologna.it

Siti Web:
Comune di Bologna: www.bolognaturismo.info

Pinacoteca di Bologna: www.pinacotecabologna.it

Come si raggiunge:
In auto:
Bologna e’ ben collegata a con le maggiori citta’ italiane. Con Milano, Firenze e Roma la citta’ e’ collegata con autostrada del sole A1.
Autostrada A13 collega la citta’ di Bologna con Ferrara, Padova e Venezia mentre la A14 collega la citta’ di Bologna con Rimini e Ravenna.
In treno:
Bologna è facilmente raggiungibile in treno, trovandosi lungo la linea Milano-Roma e Venezia-Rimini.
In aereo:
L’aeroporto G. Marconi di Bologna è collegato con un bus alla stazione ferroviaria, passa ogni 15 minuti e impiega circa mezz’ora.
Distanze Roma 398 Km, Milano 225 Km, Venezia 159 Km.
Periodo consigliato: estate, primavera.

giovedì 14 ottobre 2010

Tour in auto d’epoca nella

Valtenesi. (seconda ed ultima

parte)


Salve inguaribili viaggiatori,
oggi continuo la segnalazione della Valtenesi, che è la zona della provincia di Brescia compresa tra il lago di Garda e le Colline Moreniche del Garda.


Chi di voi volesse leggere la prima parte, basta che clicchi su: Tour in auto d’epoca nella Valtenesi. (prima parte).

Un inguaribile viaggiatore in tour in auto d’epoca nella Valtenesi - Borghetto sul MincioNel mio tour con le auto d’epoca mi sono fermato nel paesino di Borghetto sul Mincio (Mn) (foto a sinistra), un paesino piccolo, ma molto affascinante.

Borghetto sul Mincio è un antico villaggio di mulini in completa simbiosi con il suo fiume. Un idillio fluviale, con tre antichi mulini ancora funzionanti, che sembrano nascere dall'acqua.

La sosta a Borghetto sul Mincio, deve prevedere una visita alla Chiesa di San Marco Evangelista (1759) che è la ricostruzione in stile neoclassico dell'antica pieve romanica dedicata a Santa Maria (sec. XI).

Nei secoli Borghetto sul Mincio ebbe molta importanza dal punto di vista militare, in quanto è costruito in un punto dove il fiume Mincio è facilmente guadabile, tant’è che l’origine del suo nome deriva da “insediamento fortificato".

Dal punto di vista culinario, vi segnalo che in questa zona, il tortellino è chiamato "nodo d'amore" in quanto ricorderebbe il nodo di un fazzoletto di seta intrecciato da due amanti prima di gettarsi nel Mincio perché il loro amore era malvisto dalle relative famiglie.

A Borghetto sul Mincio il terzo martedì di giugno di ogni anno le figure dei due amanti, vengono ricordate con una grande festa dove sul ponte visconteo viene bandita unatavolata di circa 600 metri, per circa 4.000 commensali e si possono assaggiare i tortellini e gli ottimi vini DOC di questa zona.

Finita la visita a Borghetto sul Mincio, mi sono ricordato che curiosando nel cofanetto "Insolito Fuoriporta” della Smartbox avevo individuato il Trebisonda Country Resort di Monzambano (MN) come possibile meta di un week end e siccome mi trovavo nelle vicinanza, ho deciso di andare a vedere di persona il posto.

Il Trebisonda Country Resort, è un antico complesso di case coloniche oggi ristrutturato, con cottage che hanno mantenuto il fascino di un tempo grazie all’uso sapiente di mattoni in cotto e del caldo legno d’abete e gli ospiti alloggiano in cottage con ingresso indipendente ed hanno a disposizione diverse sdraio per ammirare il paesaggio.
Un inguaribile viaggiatore in tour in auto d’epoca nella Valtenesi
Uno dei punti di forza del Trebisonda Country Resort è che è inserito in un grande giardino che sconfina nella campagna mantovana, circondato da paddock dove i cavalli possono correre in libertà e mi ha trasmesso una sensazione di calma e tranquillità.

Risalgo sulla mia Triumph Spitfire MKII e prendo la strada per il ritorno, sempre per la Valtenesi che è paesaggisticamente molto bella e secondo una leggenda, la zona venne originariamente colonizzata ed abitata da profughi greci provenienti da Atene ed il suo nome deriverebbe da "Vallis Atheniensis".

Abituati con le auto moderne, pieni di elettronica e confort, guidare un’auto d’epoca, ti fa riscoprire il piacere di guidare ed il rumore del motore ti fa riscoprire sensazioni antiche.

Arrivati a Padenghe, il mio tour finisce ed a malincuore riconsegno la Triumph Spitfire MKII che tante belle sensazioni mi ha trasmesso.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: Borghetto: borgo sul fiume Mincio oppure La città ideale: Urbino. oppure Cremona ed il torrazzo

SCHEDA TECNICA LAGO DI GARDA


Per ulteriori informazioni:
Provincia di Brescia
Assessorato al Turismo
Via Musei, 32 - 25121 Brescia
Tel. 030 3749916 - Fax 030 3749982
Email: promozione.turismo@provincia.brescia.it

Pro Loco PADENGHE SUL GARDA
Via Italo Barbieri, 3
25080 Padenghe sul Garda
Tel 030 9908889 Fax 030 9908889

Provincia di Verona
Lungolago Regina Adelaide, 13
37016 Garda
Tel. 045 6270384 - Fax 045 7256720
Email: iatgarda@provincia.vr.it

Provincia di Mantova
Ufficio Informazioni turistiche
P.zza Mantegna 6 - 46100 Mantova
Email: info@turismo.mantova.it

Associazione Colline Moreniche del Garda
P.zza Torelli 1 - 46040 Solferino
Tel. 0376 893160 - Fax 0376 854360
Email: info@collinemoreniche.it

InGarda Trentino - Azienda per il turismo Largo Medaglie d'Oro
38066 Riva del Garda
Tel. 0464 554444 - Fax 0464 520308
Email: info@gardatrentino.it

Siti Web:
Comunità del Garda: www.lagodigarda.it

Associazione Colline Moreniche del Garda: www.collinemoreniche.it

Come si raggiunge:
In auto:
autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Peschiera del Garda (10 Km);
A22 Modena-Brennero: da nord uscita Affi, proseguire per Castelnuovo d/G., da sud uscita Nogarole Rocca, proseguire per Mozzecane-Quaderni.
In treno:
stazioni di Verona Porta Nuova o Peschiera d/G., poi bus. Borghetto sul Mincio si trova a 1 km. da Valeggio.
Distanze: Roma 509Km, Milano 149 Km, Venezia 151 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno.

martedì 12 ottobre 2010

Tour in auto d’epoca nella

Valtenesi. (prima parte).


Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è la Valtenesi, che è la zona della provincia di Brescia compresa tra il lago di Garda e le Colline Moreniche del Garda.


Un inguaribile viaggiatore in tour in auto d’epoca nella ValtenesiLa possibilità di raccontarvi questa zona poco conosciuta del lago di Garda mi è stata data dalla mia amica Elena che mi ha regalato il cofanetto “Motori Accesi” della Smartbox.

Tra le oltre cento proposte del cofanetto, io ho scelto l’esperienza “Tour in auto d’epoca” ovvero lo slow drive, che mi ha offerto la possibilità di riscoprire le autentiche sensazioni che solo un’auto d’epoca è in grado dare: vivere pienamente le emozioni della guida senza alcun ausilio di elettronica, ascoltare il rombo ovattato del motore mentre si guarda un paesaggio o uno dei numerosi monumenti di questa zona.

In questo tour mi ha accompagnato una mia amica, Anjeza che da esperta di moda qual'è non può che scrivere sul fashion blog: “www.thedollsfactory.com”.
Ho noleggiato una bellissima Triumph Spitfire MKII verde del 1966 ed assieme alla macchina, mi hanno consegnato una mappa con segnalati alcuni itinerari e dei guanti un po’ retrò, che mi hanno fatto entrare meglio nella parte del guidatore anni 60.

Un inguaribile viaggiatore in tour in auto d’epoca nella ValtenesiSono partito da Padenghe sul Garda (BS), alle 11 in punto e sono transitato davanti al Castello di Padenghe, dove dei turisti, erano più interessati alla macchina, che alle rovine del castello.

Il giro che avevo programmato è poi proseguito sul lungolago dove ho potuto “sfilare” nei vari centri storici.

Allontanatomi dal lago di Garda, ho iniziato a guidare lungo la Valtenesi e devo confermarvi che è stata un’esperienza fantastica.
Guidare su una strada collinare, in mezzo alla natura, con un’auto d’epoca, è un’emozione unica.

Se il lago di Garda, è molto apprezzato come luogo di villeggiatura, con il suo clima mite, le spiagge assolate e l’eccellente offerta enogastronomica, l’entroterra della Valtenesi colpisce per suoi castelli medievali, i borghi ben conservati e le pievi immerse nelle suggestive colline bresciane.

Sono stato fortunato, in quanto il sole mi ha accompagnato lungo tutto il tragitto e mi ha permesso di guidare la Triumph Spitfire MKII senza avere freddo ed assaporando la gioia del vento nei capelli, che è una bellissima sensazione.

Il racconto di questa esperienza continua qui: Tour in auto d’epoca nella Valtenesi. (seconda ed ultima parte).

SCHEDA TECNICA LAGO DI GARDA


Per ulteriori informazioni:
Provincia di Brescia
Assessorato al Turismo
Via Musei, 32 - 25121 Brescia
Tel. 030 3749916 - Fax 030 3749982
Email: promozione.turismo@provincia.brescia.it

Pro Loco PADENGHE SUL GARDA
Via Italo Barbieri, 3
25080 Padenghe sul Garda
Tel 030 9908889 Fax 030 9908889

Provincia di Verona
Lungolago Regina Adelaide, 13
37016 Garda
Tel. 045 6270384 - Fax 045 7256720
Email: iatgarda@provincia.vr.it

Provincia di Mantova
Ufficio Informazioni turistiche
P.zza Mantegna 6 - 46100 Mantova
Email: info@turismo.mantova.it

Associazione Colline Moreniche del Garda
P.zza Torelli 1 - 46040 Solferino
Tel. 0376 893160 - Fax 0376 854360
Email: info@collinemoreniche.it

InGarda Trentino - Azienda per il turismo Largo Medaglie d'Oro
38066 Riva del Garda
Tel. 0464 554444 - Fax 0464 520308
Email: info@gardatrentino.it

Siti Web:
Comunità del Garda: www.lagodigarda.it

Associazione Colline Moreniche del Garda: www.collinemoreniche.it

Come si raggiunge:
In auto:
A4 Serenissima Milano - Venezia
uscita Brescia est
uscita Desenzano del Garda (BS)
uscita Sirmione (BS)
uscita Peschiera del Garda (VR)

A22 Brennero - Modena
uscita Rovereto sud (TN) per lago di Garda nord
uscita Affi (VR) per lago di Garda sud

In treno:
Linea Venezia Milano, stazioni di
Brescia - Verona - Peschiera del Garda (VR) - Desenzano del Garda - Sirmione (BS)
Linea del Brennero, stazione di
Rovereto (TN)

Distanze da Padenghe (Bs): Roma 548 Km, Milano 133 Km, Venezia 163 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno.

mercoledì 22 settembre 2010

La città stellata: Palmanova (Ud)


Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è Palmanova.


Un inguaribile viaggiatore a Palmanova (Ud) – Pianta della cittàL’Italia ha tante località da visitare che permettono al turismo di divertirsi e rilassarsi allo stesso tempo, oggi desideriamo portarvi in provincia di Udine, per scoprire la meravigliosa città fortezza: Palmanova. Una località con origini antichissime, pare che la fortezza fu costruita dai veneziani nel 1593 e fu chiamata città stellata (foto a sinistra) per via della sua pianta poligonale.

Una città dove l’aria del medioevo è ancora fresca e chi è appassionato di fantasy apprezzerà senza’altro un soggiorno a Palmanova.

I luoghi d’interesse sono numerosissimi, il vostro itinerario può partire ammirando le tre porte monumentali che permettono l’accesso alla città, guardarle fa tornare indietro nel tempo, quando le guerre e gli assedi erano all’ordine del giorno.

Una volta entrati dentro Palmanova, soffermatevi presso la Piazza Grande, uno spazio esagonale dove si trova un basamento di pietra d’Istria dove è stato posizionato uno stendardo in ricordo delle vicende storiche legate alla costruzione della fortezza.
Sulla piazza si affaccia il Duomo di Palmanova (foto sotto), un esempio di architettura veneziana davvero spettacolare. Entrate e avrete modo di notare la pala dell’Annunciazione realizzata da Pompeo Randi.

Un inguaribile viaggiatore a Palmanova (Ud) – Piazza Centrale - Duomo Dogale di PalmanovaUna visita la merita anche il Museo Civico Storico di Palmanova, qui potrete scoprire tutti i dettagli che resero possibile la costruzione della fortezza. Tutti i dati sono raccolti in ordine cronologico, scoprirete che Palmanova ha vissuto quattro periodi di storia, da quello veneziano al napoleonico, successivamente all’austriaco e infine a quello Italiano.

Se poi apprezzate le uniformi e la storia militare, il Museo militare di Palmanova vi permetterà di entrare in un’atmosfera caratteristica dove sono presenti numerose uniformi, e tutti i documenti risalenti alle seconda Guerra Mondiale.
Insomma la città di Palmanova è il luogo ideale per tutte quelle persone che amano ritornare indietro nel tempo, e desiderano avere maggiori informazioni sul medioevo e sulle sue usanze.

Lasciatevi avvolgere dalla bellezza della città fortezza, ne vale la pena!

Una volta terminata la parte storico-artistica di Palmanova, potete dedicarvi un pò allo shopping e recarvi presso il Palmanova Outlet village, dove 90 spacci aziendali delle migliori marche italiane e straniere vi aspettano con sconti fino al 70%.

Il Palmanova Outlet village è aperto tutti i giorni (7 su 7) dalle 10.00 alle 20.00 e dispone di un ampio parcheggio gratuito.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: La città ideale: Urbino oppure Il tempio ed il teatro di Segesta (TP) oppure Cremona ed il torrazzo.

SCHEDA TECNICA PALMANOVA


Per ulteriori informazioni:
Ufficio Turistico di Palmanova
Borgo Udine 4 – 33057 Palmanova (UD)
Tel/fax: 0432 924815
E-mail: palmanova.turismo@libero.it

Siti Web:
Ufficio Turistico di Palmanova: www.palmanova.it

Come si raggiunge:
In auto:
Autostrada A4 (Venezia-Trieste) Uscita Palmanova.
In treno:
linea ferroviaria Udine - Cervignano del Friuli .
In Aereo:
L’aeroporto più vicino è l’Aeroporto di Ronchi dei Legionari (35 Km.)
Distanze: Roma 633 Km, Milano 367 Km, Venezia 115 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno.

mercoledì 8 settembre 2010




Questo articolo è stato trasferito sul nuovo sito degli inguaribili viaggiatori per leggere l’articolo basta cliccare su: La pista ciclabile San Candido – Lienz





mercoledì 1 settembre 2010




Questo articolo è stato trasferito sul nuovo sito degli inguaribili viaggiatori per leggere l’articolo basta cliccare su:
La pista ciclabile San Candido – Lienz




lunedì 5 ottobre 2009

La città ideale: Urbino.


Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è l’antica “Urbs bina” ovvero Urbino, che è la città d'arte più celebre delle Marche.


Urbino sorge su due alture, a 450 metri sul livello del mare, tra le valli del fiume Foglia e del Metauro ed è molto bella, notevole, ma non sfarzosa, un equilibrio insito nella sua natura che ne fa davvero un esempio vicino alla città ideale, non a caso nel 1998 l'UNESCO ha proclamato Urbino "patrimonio dell'umanità".

Il centro storico di Urbino è molto gradevole, con il suo aspetto rinascimentale, la via principale che presenta scorci particolari viene intersecata da numerosi vicoli secondari, deliziosi da vedere. Un inguaribile viaggiatore ad Urbino - panorama Centro culturale ed urbanistico della città è, senza dubbio, il Palazzo Ducale che è uno dei migliori esempi dell'architettura italiana del Rinascimento.
Fu costruito per volontà del duca Federico da Montefeltro su progetto di Luciano Laurana, che ne definì la struttura fondamentale, concepita intorno a un maestoso cortile centrale, e disegnò la facciata. La parte più originale dell'intera costruzione è la "facciata dei torricini", sporgente rispetto al resto dell'edificio, è chiusa lateralmente da due torri slanciate, terminanti con guglie e ha al centro tre logge sovrapposte.

All’interno del Palazzo Ducale è presente la Galleria Nazionale delle Marche che contiene una delle maggiori raccolte d'arte italiane, infatti, sono presenti opere di importanti artisti come Raffaello con il celebre "Ritratto di gentildonna" (meglio nota come "La Muta"), Paolo Uccello con una predella, Andrea del Verrocchio, Piero della Francesca con la "Flagellazione" e la "Madonna di Senigallia", Tiziano con “L’ultima Cena" e la "Resurrezione".
Celebri anche la "Prospettiva di città ideale", l'Alcova di Federico da Montefeltro, lo "Studiolo" e la serie di 14 ritratti che erano destinati a decorarlo, attribuiti a Giusto di Gand.

Il colore delle case, delle mura e del palazzo ducale s’intonano con l'ambiente circostante e questo fa comprendere il gusto per il bello che ha avuto chi l'ha ideata e di come anche i colori servano a far stare bene se ben miscelati. Un inguaribile viaggiatore ad Urbino - panorama Tra le varie cose da vedere ad Urbino c’è la casa di Raffaello Sanzio che qui nacque il 28 marzo 1483, che si trova nell'omonima via al civico n. 57, in un edificio sulla sinistra della ripida salita che da Piazza della Repubblica conduce al Piazzale Roma. Qui si può ammirare un suo affresco giovanile, oltre che gli ambienti e gli arredi della casa dove visse il celebre pittore.
Da vedere anche l’Obelisco Egiziano la cui origine risale al 580 a.c. circa, che anticamente era esposto a Roma finché nel 1737 il cardinale Albani lo donò alla città di Urbino.

La Sinagoga di Urbino è il palazzo che fa isolato in fondo a Via Stretta all'angolo con la Via Scalette del Teatro, a ridosso delle mura. L'edificio, esternamente ispirato alle forme del settecento urbinate è internamente di stile neoclassico; completamente ristrutturata nell'ottocento, a imitazione del Duomo ha una sala di preghiera con soffitto a botte, decorate con stucchi floreali. La sala è arricchita da scritte e lapidi in ebraico. Un inguaribile viaggiatore ad Urbino  - Statua Raffaello Sanzio Passeggiando per le caratteristiche stradine di Urbino potrete fare shopping in uno dei numerosi negozietti presente ed arriverete facilmente alla Fortezza Albornoz, che si trova sul punto più alto (m 485) di Urbino e consente di osservare tutta la città che appare incastonata nel verde delle colline che la circondano e nel grigio dei monti appenninici.

Ritornando verso Palazzo Ducale, noterete la chiesa dei Cappuccini, unitamente all'annesso convento che costituisce un complesso architettonico risalente al XVI secolo e nella sacrestia è conservata una splendida ceramica di Urbino del sec. XVI che sembra immortalare una scena familiare.

Dal colle vicino alla chiesa dei Cappuccini, si gode un affascinante panorama della città e dei monti circostanti ed è stato reso celebre dalla poesia "L'aquilone" di Giovanni Pascoli, in cui l'autore rievoca gli anni giovanili trascorsi ad Urbino.

Due parole infine sulla gastronomia, molto saporita e fantasiosa, arricchita dall'aroma del tartufo bianco locale che è ottimo e presente in tutti i menu dei ristoranti e delle trattorie della zona.

In conclusione, visitare Urbino, la perla delle Marche, consente di immergersi in un percorso rinascimentale unico, diverso e coinvolgente, in ogni angolo si assapora la storia e la cultura che ha contraddistinto forse il miglior periodo della nostra italica penisola.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: Un luogo carico di energia: l'abbazia di San Galgano oppure Il tempio ed il teatro di Segesta (TP) oppure Tour in auto d'epoca nella valtenesi

SCHEDA TECNICA URBINO

Per ulteriori informazioni: I.A.T. Urbino
Via Puccinotti 35
Tel. 0722-2613 Fax 0722 - 2441
61029 Urbino (PU)
e-mail: iat@comune.urbino.ps.it

Siti Web:
Sito comune di urbino: www.urbinoculturaturismo.it

Come si raggiunge:
In auto: Autostrada A14 Uscita Pesaro-Urbino poi proseguire per S.P. 423 (26 Km)
In treno: Da nord
• Fino a Pesaro (35 Km da Urbino)
Poi si prosegue in autobus di linea

Da sud
• Fino a Fano (47 Km da Urbino)
Poi si prosegue in autobus di linea

Distanze: Roma 280 Km, Milano 383 Km, Venezia 267 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno.

martedì 8 settembre 2009

Tra arte e buona tavola: Modena.


Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi e’ Modena.

Modena e’ una citta’ molto bella da girare e vi consiglio di camminare con la testa rivolta verso l'alto, per poter meglio scorgere nelle decorazioni dei portici e dei sottotetti; e’ il ricordo di quella Modena medioevale e rinascimentale fatta di prosperita’ e di fatica, di ricchezza e di poverta’.


Di sera e’ bello scoprire a Modena gli angoli nascosti, le mille luci soffuse dei giardini dei palazzi patronali o dei vicoli prospicenti il Duomo.
La citta’ di Modena offre al turista monumenti e musei di grande rilievo storico-artistico.

Piazza Grande e’ il cuore della vita modenese e il luogo in cui sono riuniti i monumenti piu’ significativi e piu’ amati.
Un inguaribile viaggiatore a Modena - GhirlandinaIl Duomo di Modena, uno dei massimi capolavori del Romanico europeo, e’ stato edificato sulle rovine di una chiesa del 400 costruita dove era sepolto San Geminiano che e’ il patrono della citta’.

Nella cripta del Duomo si trovano le spoglie del Santo entro la semplice urna del IV sec. ricoperta da una lastra di pietra e poggiante su colonne di spoglio.
A fianco al Duomo, s'impone per mole la Ghirlandina. (foto a sinistra)
La Torre, che sfiora i 90 metri d'altezza, unisce armoniosamente in se’ gli stili di due epoche diverse: infatti, la parte a base quadrata e’ coeva del duomo e segue i canoni architettonici romanici, mentre la parte a base ottagonale e la piramide che costituisce la cuspide sono piu’ tarde e risentono di un gusto piu’ chiaramente gotico.
Nella Ghirlandina, il cui nome risale forse al doppio giro di ringhiere che la incoronano quasi come ghirlande, i modenesi vedono con orgoglio il simbolo della citta’.

Il Duomo, la Torre Civica (Ghirlandina) e la Piazza Grande della citta’ di Modena sono stati dichiarati patrimonio dell'umanita’ dall'UNESCO nel 1997.

In Piazza Grande sorge anche il Palazzo Comunale, la cui costruzione ha conosciuto diverse fasi dal Medioevo e che e’ ora sede dell'Amministrazione cittadina.
In Piazza Roma, a pochi passi dalla Ghirlandina, si trova il seicentesco Palazzo Ducale, con il famoso salottino d’oro. Tra il seicento e l’ottocento era l’antica sede della corte Estense ed ora e’ sede dell'Accademia Militare.

Risalendo lungo Via Emilia si incontra Piazza Sant'Agostino sulla quale si affacciano la Chiesa di Sant'Agostino, al cui interno e’ possibile ammirare lo splendido "Compianto del Cristo morto" del Begarelli (foto sotto), e il Palazzo dei Musei, sede di alcuni prestigiose raccolte d'arte.

Un inguaribile viaggiatore a Modena - Compianto del Cristo mortoGirovagando per Modena, vi ricordo di visitare in particolare la Galleria Estense, un'importante collezione che testimonia l'interesse degli Estensi per le arti; la Biblioteca Estense, dove sono conservati i preziosi codici miniati dal XIV al XVI secolo.

Amate girare per mercatini caratteristici? Allora vi consiglio di andare al mercato coperto di Via Albinelli, che e’ una istituzione a Modena, infatti dal 1931 si svolge il mercato della frutta e verdura da consigliare a chi, alla ricerca della misura quotidiana di una citta’, ne sa apprezzare i toni minori.
Di lunedi’, se siete da queste parti, potere andare al parco Novi Sad dove c’e’ il mercato settimanale molto amato da chi vive a Modena, nello stesso parco si svolge anche la mostra mercato dell'antiquariato, il quarto sabato e la successiva domenica di ogni mese, ad eccezione di luglio, agosto e dicembre.

Infine Modena e’ anche una citta’ di buongustai.
Se passate qualche giorno a Modena, potere dite addio alle vostre velleita’ di dieta perche’ dovete dare ascoltate il grido di gioia del vostro colesterolo, che impazzira’ assaggiando le varie e gustose specialita’ locali.
Tra le specialita’ principali di Modena, possiamo ricordare, l’aceto balsamico da gustare su un pezzetto di parmigiano o nell’insalata, i tortellini, lo gnocco fritto, le crescentine e tutti gli insaccati di maiale (mortadella, ciccioli, cotechino, zampone). Il tutto abbinato ad un buon bicchiere di Lambrusco, vino rosso da tavola, che fa bene al cuore e previene gli infarti, perche’ ricco di polifenoli e altre sostanze utili nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.

Piccola nota curiosa, nello stemma della citta’, compare una frase latina "Avia pervia" che significa "Rendiamo facili le cose difficili" che e’ anche il motto di Modena.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se ti è piaciuto questo post, allora molto probabilmente ti piacerà anche: Bologna: la dotta, la rossa e la grassa. oppure Heidelberg: la perla romantica sul fiume Neckar oppure Siviglia: la Giralda e l'Alcazar

SCHEDA TECNICA MODENA

Per ulteriori informazioni:
IAT MODENA
Piazza Grande, 14
41100 MODENA (MO )
Tel: 059/2032660 - Fax: 059/2032659
e-mail: iatmo@comune.modena.it

Siti Web:
Comune di Modena settore Turismo www.turismo.comune.modena.it

Come si raggiunge:
In auto:
Autostrada A1:
uscita Modena Nord km 5;
uscita Modena Sud km 10;
In treno:
Linea Milano-Bologna
Stazione di Modena.

Distanze: Roma 430 Km, Milano 177 Km, Venezia 206 Km.
Periodo consigliato: tutto l’anno.

lunedì 22 giugno 2009

Roma: Il Colosseo, il Circo

Massimo e dintorni.


Salve inguaribili viaggiatori, la meta che volevo oggi segnalarvi è la città eterna, la capitale del Cristianesimo, la culla della civiltà occidentale, ovvero Roma che non nasconde la propria bellezza ai viaggiatori, al contrario li avvolge con il fascino ineguagliabile, ed è da molti considerata il più grande museo all'aperto del mondo, dove è possibile ammirare ad ogni angolo le tracce di una storia e di una cultura millenaria ed una semplice passeggiata nel centro storico della città, si trasforma in un suggestivo viaggio sospeso tra passato e presente.


Essendo Roma una città molto grande dal punto di vista turistico, mi limiterò a parlarvi dei monumenti che più mi hanno affascinato nel mio ultimo viaggio.

Uno dei più interessanti e famosi monumenti di Roma, nonché simbolo indiscusso della città è il Colosseo (foto sotto).
Un inguaribile viaggiatore a Roma - Colosseo "Amphitheatrum Flavium" è il nome utilizzato dai romani per indicare questa imponente struttura, nome derivante dalla famiglia Flavia sotto la quale iniziò e finì la sua costruzione nel 80 d.c..
Per l’inaugurazione lo spazio dell'arena venne addirittura riempito di acqua per rendere possibile uno degli spettacoli più fantastici dell’antichità romana, le naumachie, dei veri e propri scontri navali che riproducevano grandi battaglie del passato.

Percorrendo i corridoi del Colosseo oggi non si può fare a meno di coglierne il fascino ambiguo e quasi paradossale, in quanto, da un lato, rappresenta il meglio della civiltà romana con la maestosità della sua architettura, e dall’altro, esprime il suo lato più oscuro nella crudeltà degli spettacoli ai quali era destinato.
Nel Medioevo il Colosseo venne trasformato in fortezza e successivamente utilizzato come cava di materiali da costruzione.

La forma del Colosseo è un ovale poco allungato, lungo 190,25 metri, largo 157.50 ed alto 50 metri.

Il nome “Colosseo” deriva probabilmente dal termine greco “colossus” e la spiegazione può esser fatta risalire o alla maestosità colossale della costruzione oppure alla vicinanza di una gigantesca statua (circa 50 metri d'altezza) che Nerone aveva fatto erigere a sua gloria (ed in seguito distrutta dai barbari).

A lato del Colosseo, è visibile l'Arco di Costantino, edificato per volere del Senato tra il 312 e il 315-16 d.C. per celebrare il decennale dell'imperatore,

I Fori Imperiali, situati sull’omonima via in una suggestiva posizione tra il Colosseo e Piazza Venezia, rappresentano uno dei luoghi turistici più importanti della capitale e del mondo intero. Essi rappresentavano, nell’Antica Roma Imperiale, il luogo principale della vita pubblica e privata, grazie alla loro visita è possibile tornare indietro all’epoca più gloriosa della città Caput Mundi.
Dall’ingresso, posto proprio su Via dei Fori Imperiali, si accede all’area e subito ci si imbatte nei resti del Tempio di Cesare, da cui si raggiunge facilmente la Piazza del Foro, antico fulcro della vita cittadina.

Il Circo Massimo, (foto sotto) è il più grande edificio per lo spettacolo di tutti i tempi, risale al VII secolo a.c. Realizzato per volere dei Re Tarquini, nella valle naturale tra Palatino e Aventino, il circo ospitava feste religiose e gare di corsa tra bighe e quadrighe.

Su questi si ergeva la tribuna del magistrato, presidente e giudice di gara, mentre sul lato opposto si apriva l'ingresso per il pubblico. Sul lato a ridosso del palatino, invece, era la tribuna imperiale.

La struttura, originariamente in legno, venne ricostruita in laterizio e marmo sotto gli imperatori Claudio e Traiano. L'arena si sviluppava per una lunghezza di 600 metri, era larga più di cento e le gradinate, sorrette da tre ordini di arcate, ospitavano trecentomila spettatori. I blocchi di partenza, i carceres, erano sul lato nord, verso il Tevere.

Un inguaribile viaggiatore a Roma - Circo Massimo
Sulla linea mediana del circo era collocata la spina, intorno alla quale i concorrenti dovevano compiere sette giri. Lunga centottanta metri, la spina era riccamente decorata: sette statue raffiguranti delfini ed altrettante raffiguranti uova, trofei, sculture ed infine, due obelischi: quello portato da Augusto, oggi a Piazza del Popolo e quello portato da Costanzo, oggi a San Giovanni in Laterano.

Le factiones, squadre contrassegnate dal colore delle tuniche degli aurighi, dipendevano da compagnie e corporazioni che venivano compensate con premi in denaro.
Il tifo era del tutto simile a quello dei nostri giorni; tra i fans delle diverse fazioni, vestiti e acconciati in modo da essere facilmente riconoscibili, spesso nascevano risse e tafferugli.

Infine chiudiamo con una piccola curiosità: Siete ingiustamente accusati di aver detto una bugia e volete dar prova della vostra sincerità? Potete recarvi presso la Chiesa di Santa Maria in Cosmedin (piazza della Bocca della Verità - Roma) ed inserite la vostra mano nella Bocca della Verità: se direte menzogne la vostra mano verrà tranciata di netto, altrimenti non accadrà nulla.

Si narra che nel medioevo la bocca della verità venisse usata per dissuadere i bugiardi, ai quali veniva realmente tranciata la mano da un boia nascosto dietro la parete.
Secondo una leggenda, una nobildonna accusata di adulterio fu affidata al giudizio della bocca della verità. Mentre ella, circondata da una gran folla, si avvicinava al mascherone di pietra, un ragazzo le si lanciò contro baciandola. Il ragazzo si giustificò dicendo che si trattava di un cristiano tributo per l'innocente fanciulla; la donna, infilata la mano nella fessura della roccia, dichiarò: "Giuro che nessun uomo, tranne mio marito ed il giovane che or ora mi ha baciato, mi ha mai toccato!".
La scaltra donna fu riconosciuta innocente: il ragazzo che davanti a tutti l'aveva baciata era il suo amante.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Se sei amante di siti archeologici, ti segnalo il post Il tempio ed il teatro di Segesta (Tp) oppure Le grotte di Naours oppure Dubrovnik: la perla della Croazia


SCHEDA TECNICA ROMA

Per ulteriori informazioni:
Comune di Roma
Ufficio turismo
Via Leopardi 24 - 00185 Roma
Telefono: 060608
email: turismo@comune.roma.it

Siti Web:
APT ROMA www.turismoroma.it

Come si raggiunge:
In auto:
Autostrada A1 Milano – Roma - Napoli
Autostrada A12 Civitavecchia - Roma.
Autostrada A24 L'Aquila - Roma.
Tutte la autostrade incrociano il Grande Raccordo Anulare su cui si trovano poi tutte le uscite per il centro e la periferia di Roma.
In treno:
Le Stazioni principali di Roma sono la Stazione Termini (piazza dei Cinquecento) e la Stazione Tiburtina (p.zza della Stazione Tiburtina). Entrambe le stazioni sono collegate alla Metropolitana e a numerosi autobus per tutte le direzioni che transitano all'esterno delle stazioni stesse.

Distanze: Milano 584Km, Venezia 543Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno.

martedì 12 maggio 2009

Il tempio ed il teatro di Segesta.


Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è il parco archeologico di Segesta in provincia di Trapani.
Storicamente Segesta fu eterna rivale della città di Selinunte, con la quale si contendeva i territori confinanti e sulla quale Segesta ebbe la meglio nel 409 A.C. grazie all'aiuto dei Cartaginesi, propri alleati.


La zona archeologica di Segesta è vicina ad Alcamo e Trapani e sorge, sulla collina di Barbaro, a circa 6 Km dall'abitato di Calatafimi in una zona selvaggia e rocciosa un tempo quasi inaccessibile.
Un inguaribile viaggiatore a Segesta (TP) – TempioIl primo monumento che vi consiglio a di visitare a Segesta è ll tempio (foto a sinistra) di perfetta architettura greco-sicula che è il meglio conservato della Sicilia.

Il tempio è imponente, molto bello e suggestivo ed era un periptero greco-siceliota di 36 colonne di calcareo conchiglifero, di cui 6 su ognuno dei due frontespizi e 14 su ciascuno dei due lati disposto, secondo l'uso religioso del tempo, da levante a ponente.
Si pensa che il tempio di Segesta, di stile dorico, non sia mai stato terminato, anche perché non presenta resti della cella e della copertura e che non è mai stato dedicato a nessuna divinità e per questo fatto si sia preservato nel corso dei secoli dai vari "conquistatori" che passarono in Sicilia.

Il secondo monumento che vi consiglio di vedere è il teatro (foto sotto) che compare dalla cima della collina sulla quale è stato edificato nel III sec. a.c. in periodo ellenistico. Un inguaribile viaggiatore a Segesta (TP) – TeatroIl teatro, costruito sul versante nord dell’acropoli di Segesta, si apre su un vasto panorama dominato dal monte Inici; a destra lo sguardo arriva fino al golfo di Castellammare.

Nel complesso, il teatro di Segesta poteva contenere circa 4000 spettatori ed è costituito da un perfetto e vasto emiciclo di 63 m di diametro sistemato su un pendio roccioso.
Il teatro è in funzione ancora oggi durante il periodo estivo e la stagione teatrale varia dalla prosa ai concerti di musica leggera classica e richiama spettatori da tutto il mondo che possono assaporare, in un legame senza tempo, le grandi tragedie e commedie che avvincevano gli Antichi.

Vicino al teatro si possono vedere i resti di un castello o, per meglio dire, della dimora del signore che agli inizi del XIII secolo si stabilì sulla cima del Monte Barbaro.
Della costruzione originaria rimane solo il piano terra, ma si suppone fosse dotata di un piano superiore che costituiva la parte propriamente residenziale della famiglia del signore.

La vita della dimora signorile si svolse tutta nel corso del 200: sorta agli inizi del secolo, venne ristrutturata nel secondo quarto, poi abbandonata intorno alla metà del secolo. La sua rovina si protrasse per molto tempo e fu comunque molto graduale, non escludendo anche le funzioni di rustico ricovero.

Dopo un lungo periodo di abbandono, nel 1989 si decise di compiere degli scavi ed il castello era totalmente ricoperta di terra, sassi e vegetazione che ne nascondevano l’effettiva consistenza.
La moschea di Segesta si può datare con sicurezza al XII secolo e fu certamente costruita dalla comunità musulmana che si stabilì sulla cima del Monte Barbaro in quell’epoca.
La costruzione della moschea, avvenuta nel periodo di dominazione normanna dell'isola è un simbolo di un'integrazione culturale e religiosa dei musulmani presenti all’epoca in Sicilia.

La moschea di Segesta (foto sotto), la più antica testimonianza musulmana in Sicilia, è lunga 20 m e larga 11 m ed era in origine divisa in due navate, parallele al muro della qibla (che indica la direzione della preghiera, verso la Mecca).
Un inguaribile viaggiatore a Segesta (TP) – scavi archeologiciProprio al centro di questo muro, per segnalarne la peculiarità, si apre la nicchia del mihrab, elemento presente in tutte le moschee antiche e moderne.

E’ stata proprio la scoperta di questa nicchia a permettere di attribuire al semplice edificio rettangolare la funzione di moschea.
La distruzione della moschea di Segesta dovette avvenire agli inizi del XIII secolo in seguito all’arrivo di un signore cristiano che costruì il vicino castello.
Alla stessa comunità musulmana che frequentava la moschea si possono anche attribuire alcune abitazioni ed il cimitero di rito musulmano rinvenuto nei pressi del teatro.

Dopo aver visitato il parco archeologico di Segesta potete andare in una dei ristoranti di questa parte della Sicilia e così avere la possibilità di assaporare dell’ottimo pesce fresco ed anche alcuni dei piatti tipici che la Sicilia vi offre, tra i quali vi ricordo: gli arancini con carne e piselli, i vermicelli con melanzane, la zuppa di fave, le sarde a beccafico alla palermitana e la caponata di melanzane.

Tra i dolci tipici vi ricordo gli sfinci, la cassata alla siciliana e gli immancabili cannoli alla siciliana.
Segesta è una delle tante bellezze che una terra piena di fascino come la Sicilia offre ai viaggiatori interessati all’arte, alla cultura ed ad un mare incontaminato.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

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SCHEDA TECNICA SEGESTA

Per ulteriori informazioni:
Azienda Provinciale Turismo
Via San F.sco D'Assisi, 27 Trapani
tel. 0923/545511 fax 0923/29430
Email: apttp@apt.trapani.it

Sito Web:
Sito Azienda Provinciale Turismo: www.apt.trapani.it/Segesta

Come si raggiunge:
In auto:
Autostrada A29 (Palermo-Trapani) - Uscita Segesta
In treno:
linea Palermo-Trapani - stazione Calatafimi
Distanze: Roma 1000 Km, Milano 1545 Km, Venezia 1503 Km
Periodo consigliato: Tutto l’anno

venerdì 5 dicembre 2008

Il paradiso dello sci: Plan de

Corones (Kronplatz).


Salve inguaribili viaggiatori,
la meta che volevo oggi segnalarvi è il comprensorio sciistico di Plan de Corones (Kronplatz).
Il comprensorio di Plan de Corones (Kronplatz)si trova in Alto Adige e comprende i comuni di Brunico, Falzes, San Vigilio di Marebbe, Chienes, Valdaora, San Lorenzo di Sebato, Rasun d'Anterselva, Terento, Tesido, Monguelfo e San Martino in Badia.


Plan de Corones (Kronplatz) è un monte alto 2.275 metri situato nel cuore delle Dolomiti ed ha proprio la forma di un panettone, vista la sua cima molto arrotondata.

Arrivati in cima lo spettacolo è ancora più affascinante: a 360° si possono ammirare le cime più note di queste Alpi. (vedi le foto di questo articolo).

La maestosità della montagna si impone in tutta la sua selvaggia bellezza agli occhi del visitatore, sia esso uno sciatore, un alpinista o semplicemente un appassionato di belle passeggiate ad alta quota.

La presenza di oltre 30 impianti di risalita tutti modernissimi, dalle numerose cabinovie alle seggiovie a 6 posti, fa in modo che, pur essendo Plan de Corones (Kronplatz) una zona molto frequentata è difficile fare la coda.

Arrivati in cima, ti rendi conto della bellezza del posto e della natura incontaminata che ti circonda e puoi iniziare a sciare visto che da là partono ben 90 Km di piste di tutte le difficoltà dalla baby alla pista nera, quindi tutti gli sciatori trovano la pista adatta alla loro capacità.

Tra le piste del comprensorio, da segnalare:

- la "Sylvester", una pista nera decisamente impegnativa e lunga che corre sul versante nord per circa 9 km fino a Brunico;

- la "Pre da Peres", una bella rossa con un notevole muro iniziale;

- la recentissima "Erta" (San Vigilio di Marebbe), una nera che è un vero e proprio salto nel vuoto, un muro ripidissimo che scende verso il paese.

- La pista “Olang” che porta dalla cima a Valdaora lunga ben 6Km, è una pista rossa che ti permette di sciare a lungo e di poter ammirare dei paesaggi stupendi.

Se vi stancate di sciare o volete prendere il sole, non avete che l’imbarazzo della scelta nel dove fermarvi, infatti, ci sono numerose baite lungo le piste; dalla più grande e tecnologica dove tra ascensori e scale mobili rischi di perderti a quella caratteristica in legno dove puoi trovare in un’atmosfera veramente famigliare, oltre che ad un pò di tepore, anche la tipica cucina tirolese come wurstel, crauti, canederli in brodo e stinco di maiale.

Oltre che allo sci alpino nella zona turistica di Plan de Corones (Kronplatz) è possibile praticare anche lo sci da fondo e vi sono anche due piste di slittino a Valdaora e a Falzes, vi è la possibilità di passeggiate con racchette da neve e provare l’esperienza di romantiche gite a cavallo sulla neve.

Terminato di sciare, se non avete le gambe “distrutte”, potere andare in uno dei vari Après-Ski esistenti dove potete incontrare persone che vengono da tutta europa e scambiare con loro impressioni sulla giornata sciistica, ascoltando musica tipica e bevendo fiumi di birra, il divertimento è assicurato.

Plan de Corones (Kronplatz) fa parte del comprensorio del Dolomiti supersky e quindi il costo dello skipass giornaliero è in linea con quello delle valli vicine che offrono molti meno impianti.

Arrivati in cima a Plan de Corones (Kronplatz)noterete senz’altro la più grande campana che esiste nell’arco alpino, la campana “Concordia 2000” che pesa più di 17.000 kg, ha un diametro di 3 metri ed è alta 2.82 metri.

L’iscrizione latina che sancisce il profondo significato di Concordia 2000 è “Donet deus populis pacem” (doni Dio la pace ai popoli) e la potete sentire tutti i mercoledì, venerdì, sabato e domenica alle ore 12.10.

Per pernottare, esiste l’imbarazzo della scelta, essendo il comprensorio di Plan de Corones (Kronplatz) grande che comprende numerosi comuni, mediamente per 25-30 euro trovi il pernottamento e la prima colazione durante tutta la stagione, ed in più l’ospitalità è quella tipica altoatesina, gentile ed educata.

Alla prossima meta.
inguaribile.viaggiatore(at)yahoo.it

Un inguaribile viaggiatore a Plan de Corones (Kronplatz)– Cartina delle piste

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SCHEDA TECNICA PLAN DE CORONES


Per ulteriori informazioni:
Ufficio informazioni
Piazza municipio 7
39031 BRUNICO (BZ)Tel. 0474 555 447Fax 0474 530018

Siti Web:
Sito dolomiti superski: www.dolomitisuperski.com/crontour
Sito Plan de corones: www.kronplatz.com/it

Come si raggiunge:
In auto:
Autostrada del Brennero fino all'uscita Bressanone/Val Pusteria, poi statale SS49-E66
In treno:
Collegamenti di treni nazionali ed internazionali fino a Fortezza.
Da Fortezza coincidenze per la Val Pusteria con fermate a Chienes/Casteldarne, Brunico, Valdaora e Monguelfo.
Da Brunico servizio pullman per tutte le altre località dell'Area Vacanze Plan de Corones.
Distanze: Roma 730 Km, Milano 360 Km, Venezia 230 Km.